Torre del Greco. Al mattino la colorita contestazione al patron Capriola, in serata la risposta di cuore e orgoglio dell’undici di Conte. Prosegue sull’ottovolante la stagione sportiva della Turris, in bilico tra lo spettro di una nuova penalizzazione e una striscia positiva di risultati – due vittorie e due pareggi nelle ultime quattro gare – ottenuti sul campo. Alla vigilia del match con il Catania – nobile decaduta del calcio italiano – i giocatori si erano chiamati fuori dai problemi societari, garantendo il massimo impegno sul campo. E allo stadio Liguori alle parole hanno fatto seguito i fatti, con l’undici corallino bravo prima a soffrire e poi – una volta passato in svantaggio – abile a mettere, complice l’ingenua espulsione di Guglielmotti, l’avversario all’angolo e a trovare il meritato pareggio con Ekuban. Anzi, alla fine in casa Turris è rimasto l’amaro in bocca per un tiro Boli sugli sviluppi di un calcio d’angolo respinto sulla linea dalla retroguardia avversaria a portiere battuto. Alla fine, Conte & co. si sono dovuti «accontentare» di un pari che muove la classifica, in attesa degli eventi extra-campo.
La contestazione
In mattinata, in zona Vesuviana, erano comparsi diversi manifesti con cui i tifosi della Turris invitavano «pittorescamente» Capriola a lasciare Torre del Greco e la società: l’ennesima puntata di un amore mai nato tra la tifoseria e il front-man della nuova proprietà corallina. E in campo, in particolare, in avvio le conseguenze sono state evidenti con una Turris contratta e meno propositiva del solito. Dopo un gol annullato al Catania e qualche buono spunto di Ekuban, la partita è scivolata via senza grandi emozioni. Nella ripresa il guizzo di Inglese sembrava potere indirizzare la gara, ma il doppio giallo a Guglielmotti in due minuti e la coraggiosa reazione dei corallini portavano l’undici di Conte al meritato 1-1 finale.
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