Torre del Greco. Il Comune senza personale «straccia» la convenzione con Assoutenti – associazione no-profit specializzata nel terzo settore – e punta alla gestione «in house» delle procedure relative al servizio civile. È destinata a scatenare nuove polemiche (e sospetti) la decisione della squadra di governo cittadino guidata dal sindaco Luigi Mennella di firmare – attraverso una nota del dirigente alle politiche giovanili Gennaro Alessandro Borrelli – il benservito all’ente capofila uscito vincitore dalla gara promossa nel 2020 per la selezione e il reclutamento di volontari da impiegare in settori strategici del Comune: una rescissione unilaterale «annunciata» da una turbolenta seduta della giunta comunale, peraltro chiusa senza uno specifico indirizzo politico sulla vicenda.
La nota in tempi record
A meno di 24 ore dalla sfuriata del sindaco a palazzo Baronale, il «solerte dirigente alle politiche giovanili – arrivato da meno di un anno in Comune e già finito in varie occasioni al centro di proteste e veleni – ha scritto ai vertici di Assoutenti «per comunicare il recesso unilaterale del Comune di Torre del Greco dalla convenzione relativa alla selezione e gestione di volontari in servizio civile presso i settori comunali». Stucchevole la ragione messa nero su bianco da Gennaro Alessandro Borrelli per motivare il dietrofront: a dispetto delle carenze d’organico lamentate in ogni occasione da sindaco & company per giustificare i ritardi e i disagi per i servizi ai cittadini, infatti, il dirigente alle politiche giovanili scrive che «è volontà dell’amministrazione comunale di internalizzare tale servizio». In pratica, procedere in house alla scelta dei progetti e alla selezione dei volontari – a cui spetterà un rimborso di 507 euro al mese per 12 mesi – da impiegare in municipio.
La cuginetta-delegata
La «volontà dell’amministrazione comunale di internalizzare tale servizio» sarebbe stata suggerita dalla delegata al servizio civile Iolanda Mennella, la cuginetta del sindaco capace di tenere per due anni in naftalina Assoutenti – come del resto accaduto anche per la commissione pari opportunità, con buona pace delle «rimostranze» del Pd – perchè ritenuta «vicina» alla passata amministrazione comunale. Ora lo scatto in avanti per tagliare la «testa al toro» e provare a gestire in prima persona il reclutamento dei giovani del servizio politico. Destinato a diventare – in attesa degli inevitabili ricorsi – un vero e proprio affare politico, esattamente come agli inizi degli anni duemila.
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