#OTTAVIANO Ingiurie e avvertimenti al primo cittadino che si sdegnò di fronte a foto e filmati sui social
Si è schierato dalla parte della legalità e ha, come qualsiasi istituzione avrebbe dovuto fare, espresso sdegno dinnanzi al video che ritraeva un giovane in posa davanti alla lapide del boss defunto Raffaele Cutolo nel cimitero di Ottaviano, mentre esaltava le sorti del ras sanguinario che negli ‘80 ha dato via alla Nuova Camorra Organizzata. Un video postato sui social che aveva incassato numerosi commenti di esaltazione per il capo della Nco defunto da diverso tempo, allo stesso tempo era arrivata la condanna ferma e decisa del sindaco di Ottaviano Biagio Simonetti. Senza mezzi termini aveva dato dell’imbecille all’autore del video e a tutti coloro capaci ancora oggi di «celebrare» uno dei più feroci boss della storia criminale italiana. Una frase che, però, è costata una serie di minacce che il sindaco ha ricevuto dopo 24 ore dal suo commento. Offese, ingiurie e anche avvertimenti: i messaggi sono stati inviati al suo profilo privato da un utente che si è anche presentato con la sua vera identità e che senza preoccuparsi minimamente di quello che stava facendo e della gravità delle sue parole ha anche avvertito il sindaco intimidendolo «non ti permettere più perché non sei un cazzo» e ancora «io ritorno al cimitero e ne faccio altri e tu ti devi stare zitto». Frasi intimidatorie al quale il sindaco prima ha provato a rispondere, nel vano tentativo di far «ragionare» il suo hater spiegandogli la gravità delle sue affermazioni; all’ennesima minaccia ha deciso di denunciare tutto alle forze dell’ordine. I toni infatti della conversazione sono diventate sempre più violenti, tanto da spingere il sindaco a rivolgersi ai carabinieri. Una denuncia blindata e sulla quale lo stesso sindaco preferisce non commentare ma semplicemente spiegare che «c’è una inchiesta in corso », ha detto. «Preferisco lasciar lavorare le forze dell’ordine, osso solo confermare che sono contro la camorra e che ogni azione o episodio sarà da me sempre denunciato». Non si sbottona quindi e con serenità preferisce dribblare le domande.