Nel solo mese di agosto, nella struttura di malattie infettive della Federico II, sono stati diagnosticati 10 nuovi casi. Anche di più al centro per lo screening del Cotugno, dove spesso arrivano pazienti con la malattia già conclamata in Aids. In Itaia, il numero delle persone positive all’Hiv continua ad aumentare. Si è passati da 70 mila positivi nel 2000 a 120.000 nel 2023, e di questi, 10 mila sono stati registrati in Campania.
Resta fondamentale identificare precocemente la positività al virus dell’Hiv con lo screening gratuito, un elemento chiave sia per consentire di mantenere in efficienza il sistema immunitario sia per diventare consapevoli del proprio stato di positività. Le terapie disponibili permettono di rendere il virus non rilevabile nel sangue e quindi non trasmissibile evitando di contagiare altri e consentendo una aspettativa di vita sovrapponibile a quella delle persone sane.
In Campania è possibile effettuare l’esame per lo screening in anonimato al Cotugno, in Malattie infettive al Policlinico Federico II, all’ospedale Moscati di Avellino, al San Pio di Benevento, al San Sebastiano di Caserta e al Ruggi di Salerno. Con la diagnosi precoce, l’Hiv può diventare una condizione cronica con cui convivere per molti anni senza conseguenze per se e gli altri.
Tornando ai numeri, in Italia, nel 2022, sono state effettuate 1.888 nuove diagnosi di infezione da Hiv di cui circa il 10% in Campania. Circa il 60% dei neo-diagnosticati aveva una compromissione del sistema immunitario e, tra questi, più del 40% con una diagnosi di Aids conclamata. Questi numeri ci dicono che la maggior parte delle persone arriva alla diagnosi di Hiv in una fase avanzata quando ha già dei sintomi, anziché per un’abitudine al controllo del proprio stato di salute. Purtroppo, non c’è adeguata informazione sul test, che possono essere effettuati attraverso un prelievo di sangue oppure tramite il test rapido salivare o capillare.