Torre del Greco. La ditta individuata dall’assemblea di condominio rinuncia alla stipula del contratto: slitta la messa in sicurezza del fabbricato crollato all’angolo tra corso Umberto I e vico Pizza. Non conosce battute d’arresto il calvario di residenti e commercianti del centro antico, letteralmente «intrappolati» all’interno delle proprie case e attività commerciali da 14 mesi: l’ultima battuta d’arresto è arrivata via pec in Comune il giorno della festa di San Gennaro e rischia di fare saltare gli interventi programmati da proprietari e inquilini dello stabile venuto giù alle 10.23 di domenica 16 luglio 2023.
La rinuncia a sorpresa
Eppure, a inizio settembre, la strada per l’apertura del cantiere sembrava tracciata: l’assemblea di condominio – in seguito all’ultimatum lanciato dal sindaco Luigi Mennella – aveva superato l’ultimo scoglio relativo al «vincolo sociale» richiesto dalla ditta incaricata dei lavori da 70.000 euro e avviato le procedure per la stipula del contratto. Invece, proprio alla vigilia dell’attesa fumata bianca, il titolare della società edile ha inviato una nota all’amministratore del condominio per rappresentare la volontà di rinunciare agli interventi di messa in sicurezza a causa «della forte mole di lavoro che ci vede impossibilitati a iniziare i lavori». Una vera e propria doccia gelata per proprietari e inquilini dello stabile, immediatamente comunicata al sindaco Luigi Mennella: «Alla luce della rinuncia – si legge nella missiva firmata dall’amministratore del condominio al civico 59 – sono costretto a ripetere la procedura di gara d’appalto e a convocare nuovamente e con la massima urgenza un’assemblea straordinaria». In soldoni: se il Comune aspetta la messa in sicurezza del fabbricato a spese dei privati, i tempi per la riapertura di corso Umberto I – arteria cruciale per i collegamenti tra il centro cittadino e la periferia – rischiano di slittare al 2025.
Lo sprint del Comune
L’ennesima (e inattesa) frenata, dunque, potrebbe convincere l’amministrazione comunale a spingere sull’acceleratore per procedere ai lavori in danno ai privati. D’altronde, a tracciare la strada era stato – già a fine agosto – lo stesso sindaco Luigi Mennella: il primo cittadino aveva firmato una terza ordinanza per imporre a proprietari e inquilini dell’immobile venuto giù la scorsa estate l’avvio dei lavori entro 20 giorni, pena intervento diretto dell’ente di palazzo Baronale. Davanti ai tempi inevitabilmente lunghi della nuova procedura prospettata dall’amministratore di condominio dello stabile al civico 59, l’ente di palazzo Baronale ha deciso di procedere con il piano della messa in sicurezza in danno. Il prossimo step sarà la nomina di un progettista per la stesura del piano di interventi, poi la scelta della ditta a cui affidare il cantiere. Una vera e propria task force per provare a centrare l’obiettivo fissato dal sindaco: riaprire la strada al traffico entro le prossime festività natalizie.
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