Ha preso il via ufficialmente ieri il G7 Cultura a Napoli con l’accoglienza delle delegazioni da parte del ministro, Alessandro Giuli al Museo Archeologico Nazionale (Mann) per assistere a un’esibizione di giovani artisti del Conservatorio San Pietro a Majella del capoluogo campano. Dopo sette anni, l’Italia torna così a riunire i responsabili delle politiche culturali dei governi G7 per trovare risposte comuni alle principali sfide del settore sulla base dei princìpi e dei valori condivisi. Il Gruppo dei Sette è un forum informale che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Al Gruppo partecipa anche l’Unione Europea, rappresentata ai vertici dal Presidente del Consiglio europeo e dal Presidente della Commissione europea.
Identità e principi. L’incontro dei ministri della Cultura partirà da una considerazione centrale: la cultura è l’anima di una Nazione, sancisce le identità nazionali e ne incarna i valori e i principi fondamentali, tra cui la libertà di espressione, la democrazia e il pluralismo. Il patrimonio culturale, materiale e immateriale, le arti, la creatività, i sistemi di conoscenza e l’economia creativa rappresentano l’architrave identitario di un popolo ma anche un bene pubblico essenziale e un notevole motore per lo sviluppo sostenibile. La cultura è un potente strumento di educazione civica, un mezzo efficace per l’integrazione e il rafforzamento della coscienza sociale (social empowerment). Alimenta un senso di rispetto e comprensione reciproca tra i membri delle nostre comunità, diventando un antidoto naturale contro ogni forma di violenza ed estremismo. Per tutti questi motivi è fondamentale rafforzare il ruolo della cultura nelle nostre società e proteggere le risorse culturali dalle minacce del nostro tempo (come il cambiamento climatico, il traffico illecito di beni culturali, la distruzione del patrimonio culturale a causa di guerre e catastrofi, la violazione dei diritti d’autore, la censura e le limitazioni alla libertà di espressione) e identificare approcci congiunti per gestire le opportunità e le sfide derivanti dallo sviluppo della tecnologia.
Programma. Il sostegno all’Ucraina per la tutela e la ricostruzione del suo patrimonio culturale, l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle industrie creative, la lotta al traffico illecito delle opere d’arte e la gestione degli effetti dei cambiamenti climatici sui beni culturali saranno al centro del dibattito dei Ministri nella prima giornata dei lavori, il 20 settembre. All’apertura dei lavori sarà presente anche il nuovo Ministro della Cultura e delle Comunicazioni Strategiche dell’Ucraina, Mikola Tochytskyi chiamato dal ministro Giuli a tenere un intervento di saluto iniziale. Il giorno successivo, i G7 si confronteranno con la Presidenza e la Commissione dell’Unione Africana e altri partner internazionali sulle opportunità offerte dalla cultura per lo sviluppo sostenibile del Continente, con l’intento di promuovere collaborazioni e attività di formazione a beneficio delle istituzioni culturali africane. Al dibattito, introdotto dagli interventi del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e del Vice-Ministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, parteciperanno Ministri e rappresentanti di Brasile (presidenza G20), India e Grecia e i vertici di UNESCO, ICCROM e Banca Africana di Sviluppo.
Gli eventi. A margine delle sessioni di lavoro, il 19 settembre le delegazioni G7 visiteranno il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e assisteranno a un’esibizione di giovani artisti del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, mentre il 20 settembre saranno al Parco archeologico di Pompei, nel cui Anfiteatro si svolgerà un concerto della Nuova Orchestra Scarlatti, diretta dal Maestro Beatrice Venezi.
I temi. La Presidenza italiana del G7 propone un focus sulla promozione di un’azione comune per valorizzare e salvaguardare la cultura come bene pubblico globale e motore per un futuro sostenibile. Più nello specifico, la Ministeriale Cultura si concentrerà sulla difesa e promozione delle identità culturali e linguistiche nel mondo digitale, sulle sfide e opportunità dell’intelligenza artificiale per la cultura e la creatività, sulla lotta globale al traffico illecito di beni culturali, sul rafforzamento della resilienza del patrimonio culturale rispetto al cambiamento climatico, e sulla protezione del patrimonio culturale nel contesto di conflitti armati, con attenzione alla rigenerazione della cultura e del patrimonio culturale ucraino dai danni prodotti dalla guerra di aggressione della Russia Come fonte di conoscenza e valori, come facilitatore del dialogo interculturale e come generatore di attività economica e di posti di lavoro, la cultura gioca anche un ruolo fondamentale nella costruzione di partenariati reciprocamente vantaggiosi con le economie emergenti e le nazioni in via di sviluppo, in particolare con le nazioni africane.