Torre del Greco. Finisce agli arresti domiciliari il cinquantottenne protagonista dell’ultima violenta aggressione andata in scena al pronto soccorso dell’ospedale Maresca. A due mesi dal raptus di follia in corsia – costato la frattura del setto nasale a un operatore socio sanitario e varie contusioni a un’infermiera – l’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata: dovrà aspettare rinchiuso all’interno della propria abitazione il proseguo dell’inchiesta e l’eventuale processo.
Il raid shock
I fatti risalgono allo scorso 13 luglio, quando il cinquantottenne accompagnò il fratello – affetto da problemi psichici e in evidente stato di agitazione – presso il nosocomio di via Montedoro. Al termine delle procedure di rito, il personale sanitario ordinò le dimissioni del paziente: una decisione «sgradita» al cinquantottenne, pronto a insistere per il ricovero del fratello. Davanti al secco «no» dei medici, l’uomo andò letteralmente in escandescenza: prima si scagliò contro un’infermiera, poi prese a pugni in viso un operatore socio sanitario intervenuto in difesa della donna. I furiosi colpi del cinquantottenne mandarono al tappeto l’uomo e richiamarono l’attenzione delle guardie giurate in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale Maresca. Ma neanche l’intervento dei vigilantes bastò a riportare la calma all’interno del presidio sanitario.
L’sos alla polizia
Immediato scattò la richiesta d’aiuto al centralino del locale commissariato di polizia, mentre la direzione sanitaria chiuse in via temporanea il pronto soccorso per scongiurare il rischio di ulteriori guai. Al proprio arrivo, gli uomini in divisa agli ordini del primo dirigente Vincenzo Centoletti trovarono l’aggressore ancora in ospedale insieme al fratello. L’uomo – in evidente stato di agitazione – venne bloccato e identificato.
L’ordinanza
A due mesi dal raptus di follia è arrivato il provvedimento del gip del tribunale di Torre Annunziata: il responsabile della giornata di terrore all’interno del presidio ospedaliero di Torre del Greco è stato sottoposto agli arresti domiciliari e dovrà rispondere del reato di lesioni personali ai danni di personale esercente la professione sanitaria.