Torre del Greco. Le frasi omofobe pubblicate su Facebook dal dirigente alle pari opportunità del Comune scatenano una vera e propria bufera politica sull’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella. A meno di 20 giorni dal Vesuvio Pride in programma a Torre del Greco – un’iniziativa fortemente caldeggiata dal primo cittadino del Pd – gli «inciampi social» di Alessandro Borrelli scatenano l’ira della comunità Lgbtqi+ e delle forze politiche di palazzo Baronale.
L’istigazione all’odio
Il primo a stigmatizzare le «considerazioni» di Alessandro Borrelli in calce a un articolo su un’unione civile pubblicato da Metropolis Quotidiano è stato Antonello Sannino, presidente del comitato Arcigay Antinoo di Napoli: «I commenti del dirigente alle pari opportunità del Comune sono un chiaro esempio di istigazione all’odio – sottolinea Antonello Sannino -. Peraltro, Alessandro Borrelli sta venendo meno alle direttive del Comune, pronto a dare il patrocinio morale al Vesuvio Pride». Di qui, la netta presa di posizione nei confronti del dirigente alle pari opportunità: «Deve incontrare la comunità Lgbtqi+ e chiedere scusa oppure il sindaco gli deve revocare l’incarico», l’affondo di Antonello Sannino. Pronto poi a ricordare come Alessandro Borrelli sia «recidivo»: «Già nel 2020 L’Arcigay provò a promuovere un progetto a Volla, dove era dirigente alle politiche sociali – ricorda il presidente del comitato Arcigay Antinoo di Napoli -. Ebbene, il Comune fu costretto a restituire i fondi alla Città Metropolitana di Napoli perché si mise di traverso».
Lo sdegno della politica
Sulla stessa lunghezza d’onda della comunità Lgbtqi+ anche il Pd, primo partito della maggioranza guidata da Luigi Mennella: « Il Pd regionale e locale si è sempre battuto per l’affermazione dei diritti civili – sottolinea Vittorio Guarino, capogruppo in consiglio comunale – In consiglio regionale abbiamo presentato e fatto approvare la legge contro la violenza e le discriminazioni sull’orientamento. La Campania è pioniera nella tutela dei diritti civili e, in questo contesto, siamo onorati di ospitare il Vesuvio Pride: un’iniziativa fortemente voluta dal sindaco Mennella per ribadire come Torre del Greco sia una città inclusiva e solidale. I commenti sui social del dirigente del Comune alle politiche sociali e pari opportunità riportati da Metropolis Quotidiano sono gravi e inopportuni. sono una ferita contro la comunità Lgbtqi+ e ci auguriamo possano giungere opportune e doverose scuse da parte sua». Dura anche la reazione di Carmela Pomposo che, all’epoca, celebrò l’unione civile tra le due donne poi finite nel «mirino» di Alessandro Borrelli: «Ha sbagliato in tutto e per tutto – l’affondo della pasionaria – Un dirigente alle pari opportunità non può esprimere concetti così violenti e inopportuni». Imbarazzante, invece, il silenzio del M5S. Interpellato sulla vicenda, il capogruppo Mirko Gallo ha preferito glissare sul caso.
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