Plesso San Giovanni Bosco
«Il plesso San Giovanni Bosco non si tocca. La chiusura sarebbe l’ennesimo schiaffo al nostro quartiere». E’ questa la posizione del Comitato San Marco, espressa da Bartolo Varone, componente del direttivo del Comitato, che si è già attivato a sostegno delle famiglie dei piccoli alunni che dovrebbero cominciare l’anno scolastico nella scuola del rione Cicerone, a causa della chiusura del plesso San Giovanni Bosco. La questione è già arrivata a Palazzo Farnese e l’assessore alla Scuola, Annalisa Di Nuzzo, per la giornata di venerdì ha convocato una riunione in Comune con la dirigente del Terzo Circolo, Alessandra Savarese, i rappresentanti del Comitato San Marco e dei genitori. L’obiettivo è capire se ci sono i margini per scongiurare la chiusura del plesso San Giovanni Bosco. «Non ci è piaciuta la gestione di questa vicenda – spiega Bartolo Varone – Già lo scorso gennaio si era messa in discussione l’apertura della scuola San Giovanni Bosco e il risultato è stato devastante non solo per il Terzo Circolo, ma per tutta Castellammare, perché molte famiglie hanno deciso di iscrivere i loro figli a scuola al Parco Imperiale, nel Comune di Gragnano». Secondo il Comitato San Marco la decisione di chiudere il plesso porta un grave danno alla comunità: «Già abbiamo dovuto subire la scelta di chiudere l’asilo Rami d’Ulivo che oggi è completamente abbandonato – spiega Varone – Adesso rischiamo di perdere anche un altro presidio storico come la San Giovanni Bosco. Ci aspettiamo che il Comune intervenga in modo deciso su questa vicenda, perché il nostro quartiere non può essere mortificato in questo modo. Ringrazio l’assessore Annalisa Di Nuzzo che ha già mostrato grande sensibilità e attenzione su questo argomento e confidiamo di poter trovare una soluzione». Nei giorni scorsi i genitori del quartiere San Marco hanno avviato una petizione che ha già raggiunto le trecento firme. L’obiettivo è quello di provare a rivedere un’organizzazione che rappresenta una vera e propria rivoluzione sul territorio. Sì, perché da quest’anno le classi di quinta elementare dovrebbero essere tutte spostate nell’istituto Bonito-Cosenza, che dopo le modifiche dovute dal demansionamento scolastico è passato sotto il controllo del Terzo Circolo. Di conseguenza tutte le aule lasciate libere nella scuola del rione Cicerone dagli alunni di quinta elementare saranno occupate dai bambini iscritti al plesso San Giovanni Bosco, che resterà desolatamente vuoto. La questione, come emerso già nei giorni scorsi, non riguarda solamente l’organizzazione delle famiglie, ma anche l’impoverimento di un quartiere che rischia di vedere abbandonato, dopo l’asilo Rami d’Ulivo, un altro edificio pubblico che per decenni ha rappresentato un presidio di cultura e formazione per tutto il territorio.