#OFFSIDE L'allenatore analizza le campane a una settimana dal via del torneo
Al via la nuova stagione sportiva di Serie D. Il campionato 2024-2025 è alle porte e manca meno di una settimana all’esordio ufficiale. Delle 168 squadre divise in gironi da 18 e 20 squadre, ben 13 compagini arrivano dalla Campania. Una delle regioni più rappresentative le cui squadre si sfideranno nei gironi G, H e I: Puteolana, Paganese, Savoia, Sarnese, Gelbison, Acerrana, Angri, Ischia, Palmese, Nocerina, Scafatese e le neopromosse Pompei e Costa d’Amalfi. A spiegarci le dinamiche di un campionato non semplice come la Serie D è Luigi Pezzella, oggi allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Sorrento, Juve Stabia, Salernitana, Casertana, Foggia e non solo: “Come ogni anno la Campania ha tante squadre che prenderanno parte alla Serie D. Sono salite anche Pompei e Costa d’Amalfi. Il girone H è quello più avvincente. Tante società campane si stanno muovendo bene”. La finestra di mercato estiva ha permesso ai diversi club di rinforzarsi: “Il Pompei sta facendo ottimi acquisti. La Nocerina, secondo me, è destinata a tornare tra i professionisti. Il girone I è forse quello più abbordabile dei tre, ma ci sono comunque delle corazzate importanti. In generale, la Serie D è un campionato importante”. Il tecnico Pezzella spiega il suo metodo di valutazione: difficile fare pronostici all’inizio. C’è bisogno di tempo per fare delle valutazioni attendibili su squadre e rendimento: “Per me le partite iniziali non hanno un grandissimo peso. Ad esempio, Savoia-Sarnese di Coppa Italia non può dirci tanto. La valutazione può iniziare dopo la quinta partita. Il Savoia ha una rosa importante con un allenatore di spessore. È una piazza molto significativa. La Sarnese è una società forte, con un direttore sportivo giovane e bravo: Riccardo Bolzan. Una persona con cui condivido una grande amicizia”. Troppo spesso e, in tutte le competizioni, si tende a valutare con fretta l’operato di una squadra e del tecnico. Bastano poche giornate per portare a una rivoluzione, un dato che, secondo Pezzella, dovrebbe subire un’inversione di tendenza: “Bastano alcuni passi falsi alla seconda o alla terza giornata per cambiare guida tecnica. Serve tempo, rivoluzionare subito non sempre è la soluzione. In alcuni casi c’è poca competenza e questo non va bene”. Una mancanza di progettualità che, in Serie D, non permette alle squadre di emergere: “I progetti in Serie D non esistono. O meglio, ne esistono davvero pochi. Per me va avanti chi ha una società solida e strutturata, con un organigramma composto da gente che sappia capire i momenti. Se dopo due giornate metti tutto e tutti in discussione c’è un problema. Chi vince i campionati o si salva con merito lo fa perché ha gente in società che capisce di calcio”. Gigi Pezzella prova poi a sbilanciarsi sulle compagini campane: “Tra le neopromosse il Pompei è quella che ha fatto gli investimenti più importanti. Il Costa d’Amalfi è in un girone molto complicato. È una squadra che ha cambiato poco ma che ha bisogno di qualche innesto di spessore. Dovrà lottare perché non sarà facile”. L’allenatore non ha dubbi, i club pugliesi sono solitamente quelli più competitivi: “In Puglia c’è un budget diverso dalla Campania. Hanno un modo differente di fare calcio. Fidelis Andria e Casarano sono le candidate per la vittoria del campionato. Anche la Nocerina se la giocherà. È una piazza importante: in Campania è un peccato vedere queste squadre in Serie D. C’è poca programmazione e si cambia troppo in fretta. Arriva in alto chi ha la forza di programmare. Anche Angri e Virtus Francavilla sono squadre molto forti e competitive”. Una Serie D che vedrà impegnate tante vecchie conoscenze della Serie A. Chievo (che da poco ha riacquistato la denominazione originale n.d.r.), Reggina, Siena, Livorno, Reggina, piazze importanti che, per anni, hanno militato nella massima competizione italiana: “Queste squadre non possono stare in D. Sono piazze caldissime, con una grande storia. Non è detto che vincano per forza, questo è un campionato difficile. Ma non ci metteranno molto a recuperare”. E quando si parla di programmazione, viene facile pensare alla Juve Stabia. Il club di Castellammare di Stabia è reduce da una stagione culminata con la vittoria finale in Serie C e un avvio importante in Serie B, con 7 punti in 3 match. Un risultato frutto di un lavoro programmato da una società strutturata e con degli obiettivi, come spiega Pezzella: “La Juve Stabia è un esempio. Hanno confermato l’ossatura, lo staff. C’è continuità. Mister Pagliuca sta dando tantissimo. Anche l’anno scorso non erano accreditati per la vittoria finale, ma si è creata la giusta alchimia. La programmazione genera entusiasmo e questo ti può far vincere i campionati”.
Alfredo Izzo