Il progetto per le opere a terra
Castellammare. «Gli artefici del Contratto d’Area sono stati i sindacati, abbiamo letto che il Comune rivendica che il responsabile unico di questo procedimento è il sindaco di Castellammare. Attendiamo una sua convocazione, perché possiamo contribuire con proposte e idee sulle questioni sociali ed economiche che interessano il mondo del lavoro». E’ così che la Cisl territoriale dell’Area Torrese-Stabiese chiede un confronto con il primo cittadino di Castellammare di Stabia Luigi Vicinanza, dopo la decisione di esprimere parere negativo sulla Conferenza di Servizi per le opere a terra di Marina di Stabia. Attraverso una lettera il sindacato spiega: «Noi non rivendichiamo nessun primato, ma avvertiamo forte l’esigenza di confrontarci per contribuire come organizzazione sindacale a rafforzare, laddove dovesse essere necessario, la costruzione di una idea di città, la Grande Stabia, come ama chiamarla il sindaco Vicinanza». E’ Matteo Vitagliano, storico dirigente della Cisl, a chiarire i motivi della preoccupazione: «Basta ragionare per compartimenti stagni, serve buonsenso sia da parte dell’amministrazione che degli imprenditori, altrimenti il rischio è che saremo qui a parlare ancora tra venti anni delle opere a terra di Marina di Stabia – dice Vitagliano – Gli imprenditori fanno il loro investimento e puntano ad avere un loro ritorno, com’è giusto che sia. La parte pubblica, se una proposta non convince, non può limitarsi a dire no, ma deve portare sul tavolo un’alternativa». Il sindacato, secondo Vitagliano, può dare un forte contributo in questa fase: «La gente è stanca, vuole risposte e noi abbiamo il dovere di arrivare alla conclusione di processi che durano da 30 anni – spiega il sindacalista della Cisl – Soltanto con sviluppo e occupazione possiamo veramente combattere la camorra e lanciare un messaggio di speranza ai giovani. Per Marina di Stabia va trovata una soluzione che non mortifichi nessuno, ma che getti le basi per un rilancio vero del territorio. Su tutta l’area di via De Gasperi ci sono strutture dismesse che devono avere una destinazione d’uso chiara. Come Cisl crediamo che sia necessario aprire un tavolo con il Consorzio Asi per lavorare a un disegno complessivo di Castellammare, da mettere in vetrina e proporre all’attenzione dell’Unione Industriali». tv @riproduzione riservata