Gragnano. I parenti ne sono convinti: la loro congiunta è stata vittima di un caso di mala sanità. Ed è per questo che al momento del decesso, avvenuto tre giorni fa all’ospedale Maresca di Torre...
Gragnano. I parenti ne sono convinti: la loro congiunta è stata vittima di un caso di mala sanità. Ed è per questo che al momento del decesso, avvenuto tre giorni fa all’ospedale Maresca di Torre del Greco, hanno immediatamente segnalato l’accaduto, sporgendo denuncia ai carabinieri della città all’ombra del Vesuvio. A seguito della segnalazione, la procura della Repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta – per ora senza iscrizione di alcun nome sul registro degli indagati – per fare luce sulla vicenda, disponendo al contempo il sequestro della salma e ordinando l’esame autoptico. Dagli accertamenti sul corpo di Teresa S., 74enne di Gragnano, potrebbero emergere evidenze tali da ipotizzare – o smentire – la possibilità di una colpa medica dietro il decesso.
L’odissea tra tre ospedali All’ospedale di Torre del Greco la donna di Gragnano era arrivata per essere sottoposta a una Tac, proveniente dall’ospedale Sant’Anna e Madonna della Neve di Boscotrecase. Dove era stata ricoverata dopo un primo accesso avvenuto al San Leonardo di Castellammare: presso il nosocomio stabiese i medici avevano preso atto delle difficoltà respiratorie che la donna accusava, indirizzandola verso l’altro presidio, che è dotato di una Unità Operativa Complessa di Pneumologia specializzata proprio nel trattamento di questo tipo di problematiche. Tuttavia, non essendo la struttura dotata del macchinario necessario per eseguire la Tomografia Assiale Computerizzata, per l’anziana donna di Gragnano si era reso necessario il trasferimento temporaneo, per il tempo necessario all’esecuzione di questo esame, al Maresca di Torre del Greco. Ed è qui che la donna è spirata, ormai quattro giorni dopo il primo accesso in una struttura sanitaria, e, a quanto pare, senza che si facesse in tempo ad eseguire la tanto attesa Tac.
L’appello disperato Ovviamente sarà l’attività della magistratura ad accertare se il decesso sia stato una fatalità, oppure se sul destino della 74enne di Gragnano abbia avuto un peso (ed eventualmente quale) il tempo intercorso tra la prescrizione dell’esame diagnostico e la sua effettiva esecuzione, sempre che sia avvenuta. Dettagli non di poco conto, che potrebbero segnare la differenza tra una tragica fatalità o una morte evitabile. Fatto sta che i parenti della donna hanno avuto occasione di toccare con mano la sua apprensione, poche ore prima del decesso: l’anziana infatti li aveva contattati telefonicamente, riferendo di sentirsi male e di essere in attesa ormai da tempo di un esame, trasferita da un ospedale all’altro.
La denuncia Da qui la decisione dei parenti, dopo la tragedia, di segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine per verificare eventuali responsabilità da parte del personale sanitario che ha avuto in cura la loro congiunta. Un caso su cui la magistratura si è attivata immediatamente, disponendo il sequestro della salma, che a breve sarà trasferita presso la sala autoptica del cimitero di Castellammare di Stabia, dove saranno eseguiti gli accertamenti scientifici. Dopo di che, sul caso potrebbe esserci una svolta, in un senso o nell’altro. Vale a dire con l’archiviazione della vicenda o, al contrario, con l’individuazione di eventuali profili di responsabilità. Solo dopo l’esame da parte del medico legale la salma potrà essere restituita alla famiglia, per celebrare i funerali a Gragnano.