#SERIEB Oggi è il quinto marcatore più prolifico della serie cadetta
Gol all’esordio per Massimo Coda con la maglia della Sampdoria. Nella sfida andata in scena nella serata di domenica 18 agosto, contro il Frosinone, il bomber originario di Cava de’ Tirreni, arrivato in estate a vestire la maglia blucerchiata, è andato a segno per la nona volta consecutiva nel campionato di Serie B. Un Coda da record, dunque, per una Sampdoria che sogna la promozione in Serie A. L’attaccante continua a macinare numeri importanti in cadetteria. Coda è infatti oggi il quinto giocatore con più reti nella storia della Serie B. E tra le prime cinque posizioni è l’unico ancora in attività. Con 128 centri in 282 presenze, il centravanti ha scritto pagine di storia da ricordare in Serie B. Tutto è iniziato a Cava, con la maglia, appunto, della Cavese. Due presenze anonime in C2 per poi passare al Bellinzona. Cisco Roma, Treviso, Crotone, Bologna, Siracusa, Cremonese: l’attaccante gira un po’ tutto lo stivale. Segna diversi gol senza mai incidere troppo, forse solo a Cremona, dove mette a segno 24 gol in 87 presenze, in tre stagioni, in prima divisione di Lega Pro. Qualche anno più tardi arriva poi una chiamata dalla A. Nel 2014-2015 il Parma lo acquista a titolo definitivo dal Gorica, team sloveno con il quale ha vinto una coppa di Slovenia a suon di gol. Due reti in 18 presenze con il Parma e la sensazione che non fosse ancora pronto a palcoscenici di maggiore risalto. Decide così di fare un passo indietro. È la Salernitana a chiamarlo, in Serie B. Due stagioni in granata che valgono per lui la consacrazione in cadetteria. 85 presenze e 33 reti con la Salernitana. Le sue reti diventano decisive per la salvezza dei campani ai play-out contro la Virtus Lanciano. Un boom arrivato nell’età della maturazione sportiva, forse un po’ più tardi di quanto ci si aspettasse. Il Benevento lo chiama poi in Serie A per la missione salvezza. Quattro reti in 24 presenze in una stagione disastrosa per le streghe che, dopo un solo anno, non riusciranno a scongiurare la retrocessione. Le prime vittorie del Benevento in A sono comunque indissolubilmente legate al suo nome. Altre due stagioni con la maglia del Benevento con Coda che raggiunge le 34 reti in 95 presenze totali. Finisce al Lecce dove il suo contributo diventa fondamentale per il ritorno della squadra in Serie A. 44 reti in 78 presenze, in due stagioni, numeri da record con la maglia giallorossa. Con la maglia del Lecce si laurea per ben due volte capocannoniere del campionato di Serie B. Il Lecce torna in Serie A, ma lui resta in cadetteria. Si accasa al Genoa che, in una stagione tribolata, vuole conquistare la promozione nella massima competizione italiana. La titolarità non è scontata. Cambiano gli allenatori e arriva Gilardino. Il tecnico si fida di lui e lo manda in campo con più continuità. Coda, come al solito, fornisce il suo prezioso contributo. Dieci gol pesanti che aiutano il grifone a tornare in A. Il Genoa, però, ha altri piani. Arriva Retegui e per Coda c’è sempre meno spazio. È così che torna nuovamente a determinare gli eventi della Serie B. Questa volta con la maglia della Cremonese. Con i grigiorissi sfiora la promozione in A. 18 reti in 41 presenze totali, playoff compresi. Anche qui, Coda continua a mettere a segno reti su reti. Poi arriva la Sampdoria. Pirlo lo vuole con sé per puntare alla promozione. Lui segna all’esordio, un inizio importante e che promette bene. Ad oggi è il primo miglior marcatore in attività dell’intera Serie B. Al quinto posto nella classifica di tutti i tempi con 128 reti. Davanti a lui Giovanni Costanzo con 130 reti, Andrea Caracciolo e Daniele Cacia rispettivamente a 132 e 134 e, poi, Stefan Schwoch, primo, con 135 gol in 380, il cui nome è fortemente legato al Vicenza. Una stagione per continuare a infrangere record e per tentare di centrare l’obiettivo principale della Sampdoria. Una stagione per diventare il calciatore più prolifico della storia della Serie B, superando Stefan Schwoch. All’età di 36 anni, Massimo Coda non conosce limiti. Non ha mai giocato in una big italiana e non ha mai superato le 24 presenze in Serie A. Forse avrebbe meritato di più. Il bomber di Cava ha girato l’Italia intera, lasciando il segno soprattutto in provincia. Un bomber senza età pronto a far sognare i tifosi blucerchiati.
Alfredo Izzo