IL CONTENZIOSO Cimitero, la gara della discordia a Torre del Greco: via libera dopo i «richiami» dal Tar Campania
Torre del Greco. A un anno dal via al bando da un milione di euro promosso dall’amministrazione comunale targata Luigi Mennella aggiudicato in via definitiva la «gara della discordia» relativa ai «servizi-chiave» per la gestione del cimitero cittadino: una gara della durata di cinque anni, finita sotto i riflettori del Tar Campania dopo il ricorso presentato dalla ditta arrivata seconda in graduatoria all’indomani del primo «verdetto» del Comune a dicembre del 2023.
La gara d’appalto
Tutto nasce a giugno del 2023, quando – in vista della scadenza dell’ultima concessione – l’ente di palazzo Baronale approva il capitolato per l’inumazione, la tumulazione, l’esumazione, l’estumulazione e la traslazione delle salme nel cimitero cittadino. Servizi-chiave per il funzionamento del camposanto, messi a bando attraverso una procedura di selezione telematica con il criterio della migliore offerta non anomala. A settembre del 2023 la commissione giudicatrice propose l’aggiudicazione dell’appalto alla società Depac Coop Sociale di Arcore – in provincia di Monza, in Lombardia – grazie a un punteggio di 88,933 e un’offerta economica pari a 652.000 euro e spiccioli (esclusi gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso). I successivi controlli promossi dal responsabile unico del procedimento – portati avanti anche tramite richieste di chiarimenti per gli approfondimenti del caso – non evidenziarono, secondo il Comune, alcuna anomalia. Così alla vigilia dell’Immacolata dello scorso anno, l’ente di palazzo Baronale aggiudicò l’appalto alla Depac Coop Sociale e – a distanza di 10 giorni – firmò, in attesa della stipula del contratto, l’avvio anticipato delle prestazioni a partire dal primo gennaio 2024 e fino al 31 dicembre del 2028.
Il ricorso al Tar
Tutto risolto? Nient’affatto. Perché, intanto, la ditta Geam – arrivata seconda in graduatoria – aveva presentato ricorso al Tar Campania contro l’aggiudicazione dell’appalto alla Depac Coop Sociale per presunte anomalie nell’offerta economica. A maggio la «doccia gelata» dei giudici del tribunale amministrativo regionale di Napoli, pronti a «cancellare» l’aggiudicazione dell’appalto e a invitare «la stazione appaltante a riaprire il procedimento di gara e a rideterminarsi (in senso positivo o negativo) sulla verifica di anomalia dell’offerta presentata dalla Depac Coop Sociale senza incorrere in vizi istruttori, con eventuale nuova fase in contraddittorio con la diretta interessata ai fini dell’acquisizione di ulteriori elementi di giudizio». Insomma, tutto da rifare. Con buona pace della fretta dell’amministrazione comunale per garantire i servizi-chiave al corretto funzionamento del cimitero cittadino.
L’ultimo «verdetto»
A scrivere la parola fine al balletto della «gara della discordia» sono state le ulteriori verifiche effettuate dal responsabile unico del procedimento sulla scorta delle «indicazioni» arrivate dai magistrati del Tar Campania. In particolare, sulla scorta delle giustificazioni aggiuntive prodotte dalla Depac Coop Sociale su richiesta del Comune, sarebbero state scacciate tutte le ombre di eventuali anomalie e ritenuta pertanto congrua l’offerta presentata dalla società di Arcore. Ora definitivamente aggiudicataria dell’appalto da un milione di euro per la gestione dei servizi-chiave del cimitero fino al 2028.
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