Si avvicina l’ora della Notte Bianca a Scafati (31 agosto) ma c’è chi ha deciso di disertare l’evento organizzato da Palazzo Mayer perchè “una città allo sbando, lasciata sola dall’ammini...
Si avvicina l’ora della Notte Bianca a Scafati (31 agosto) ma c’è chi ha deciso di disertare l’evento organizzato da Palazzo Mayer perchè “una città allo sbando, lasciata sola dall’amministrazione retta dal sindaco Pasquale Aliberti nel momento del bisogno (vicenda Sarno in primis) non può festeggiare”. E non è una “chiusura” strettamente legata all’evento in quanto non si ha “nulla contro la manifestazione ma si diserterà per protesta e rispetto”. Fratelli d’Italia a muso duro con il coordinatore cittadino Mario Santocchio contro l’amministrazione comunale. “Nonostante gli sprechi e la mancanza di trasparenza nelle procedure e nella scelta dei soliti artisti, avevamo deciso comunque di tenere un profilo moderato e goderci questo momento di condivisione” dice l’avvocato esponente cittadino del partito di riferimento del Governo Meloni. “Alla luce dei recenti eventi, ci sentiamo di dover disertare per protesta e rispetto. Protesta verso l’amministrazione e il sindaco Aliberti, che hanno abbandonato la città durante una delle emergenze ambientali più critiche degli ultimi anni”. Proteste- a dire di Fratelli d’Italia- per la totale assenza di controlli e di misure di contrasto. Protesta per la mera propaganda politica del sindaco, e del suo disinteresse per le condizioni igienico sanitarie in cui vive la città. “Dalla prima autorità sanitaria ci aspettavamo di più, ed invece scaricando tutte le responsabilità sulla sola Regione Campania, ha di fatto tacitamente contribuito ad accentuare il fenomeno”. Protesta per l’allarme lanciato dai Revisori del conti sullo stato di attuazione del piano di riequilibrio, “sull’aumento della spesa e la totale inadempienza sulle misure da adottare per il rientro del debito”. Debito che la stessa amministrazione del sindaco Pasquale Aliberti aveva prodotto quando fu commissariata nel 2017. “Stiamo percorrendo le stesse strade di allora, basti vedere la crisi economica Acse, che opera nella totale incompetenza e ombre sulle procedure adottate. Se oggi non abbiamo soldi per tagliare l’erba delle aiuole è grazie a questi sprechi economici”. E allora ecco perchè si dice no alla Notte Bianca, “per rispetto ai cittadini lasciati soli con la puzza. Per rispetto ai lavoratori che non hanno potuto partecipare ai bandi “segreti” dell’Acse, riservati agli amici degli amici. Diciamo No alla Notte Bianca, per non essere complici di questo disastro. Noi non riusciamo a divertirci, non con queste premesse”. Intanto per il consigliere di opposizione Francesco Carotenuto di Scafati Arancione l’amministrazione “nulla ha fatto di tutto ciò che è stato prescritto per rientrare dai debiti passati. Mancata realizzazione delle alienazioni dei beni comunali; eccessiva quantità di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive (nell’ultimo semestre c’è stata una accelerazione grazie alla “diffida” della Corte dei Conti); bassa percentuale di riscossione dei tributi; mancata razionalizzazione della spesa per l’utenza”. E per Carotenuto permane il ritardo del recupero degli oneri di urbanizzazione e degli oneri sostenuti per l’abbattimento delle opere abusive; permane il ritardo nella rimodulazione dei contratti di locazione. Poi c’è l’incredibile vicenda sulla vendita delle farmacie.