#TORREANNUNZIATA Il sindaco annuncia: «La nostra intenzione è demolirlo«
Sette anni dopo l’inferno, il palazzo sulle Rampe Nunziante torna a far paura. Sono preoccupati i cittadini, che temono nuovi cedimenti, è preoccupato il sindaco. L’ultima denuncia arriva da un gruppo di residenti della zona: «Spesso, di notte, si intravedono le luci delle torce all’interno della palazzina crollata sulle Rampe, qualche volta vengono fuori ragazzi che si rifugiano per drogarsi, altre volte ci entrano senzatetto, ma nonostante le continue segnalazioni alle autorità competenti nessuno interviene». Chi lancia l’allarme racconta la presenza di persone che, nonostante le recinzioni e i divieti, stazionano all’interno dell’immobile venuto giù il 7 luglio del 2017. Il palazzo, che per metà è rimasto in piedi, al momento è in sicurezza, stando agli atti ufficiali. Il problema è che in futuro le cose potrebbero cambiare radicalmente. Gli agenti atmosferici, la salsedine, l’abbandono potrebbero incidere sugli equilibri dell’edificio e di conseguenza generare concreti rischi per la sicurezza. «Per ora dalla facciata si staccano soltanto dei calcinacci, ma chi ci dice che la situazione non peggiori con il passare del tempo?», si chiedono i residenti della zona. In più, l’edificio è affacciato sul tornante delle Rampe Nunziante e ai suoi piedi transitano migliaia di auto ogni giorno e centinaia di passanti. «La storia di questo edificio ha già segnato la comunità con una tragedia immane che s’è portata via otto persone, tra le quali due bambini, non aspettiamo che ne provochi un’altra». Sulla questione, il sindaco Corrado Cuccurullo ha annunciato un incontro in Procura per capire quali dovranno essere le sorti del palazzo. Già alcuni mesi fa si era discusso della necessità di demolire la parte rimasta in piedi dopo il crollo, ma non è una questione semplice, essendo l’edificio di proprietà privata. Tecnicamente, visto che non c’è rischio crollo secondo le perizie tecniche, l’edificio potrebbe anche essere ricostruito. Certo, è un’ipotesi remota, ma esiste sulla carta. Dunque, almeno per ora, non ci può essere un’azione di forza per ordinarne la demolizione. «L’intenzione dell’amministrazione è quella di procedere alla demolizione dell’edificio», dice però il sindaco Corrado Cuccurullo. «L‘idea rientra in un più ampio programma di rigenerazione urbana. Il palazzo delle Rampe Nunziante, così come tutti gli altri che sono pericolanti e interdetti, è una questione da affrontare». Per ora, l’edificio che venne giù nell’estate maledetta del 2017 resta lì, con le sue ferite che riportano la mente alla tragedia. Ma non potrà essere così per sempre. E’ sotto sequestro dal giorno della tragedia. «Ci coordineremo con le autorità, su questi immobili pendono vicende giudiziarie irrisolte ma non possono costituire sistematicamente un pericolo per l’incolumità pubblica». Di questo devono esserne consapevoli soprattutto i proprietari che prima o poi torneranno in possesso del bene. A quel punto dovranno agire per eliminare i pericoli. Se dovessero temporeggiare ancora, il Comune potrebbe anche forzare la mano, acquisire il bene per poi abbatterlo.