I boschi di Quisisana e del Faito sono nel degrado e abbandonati alla camorra e agli abusivi. A denunciarlo è il capogruppo di Stabia al centro, il consigliere di opposizione, Antonio Alfano che ieri...
I boschi di Quisisana e del Faito sono nel degrado e abbandonati alla camorra e agli abusivi. A denunciarlo è il capogruppo di Stabia al centro, il consigliere di opposizione, Antonio Alfano che ieri mattina ha protocollato al comune di Castellammare di Stabia un’interrogazione consiliare sul tema. “I boschi di Quisisana ed il monte Faito fanno parte del Parco Regionale dei Monti Lattari facente capo alla Regione Campania, considerato che sono anni che vi e’ un finanziamento pubblico pari a 10 milioni di euro da investire sul Faito, per evitare il dissesto idrogeologico ed inoltre sono previsti altri interventi dall’EAV per la manutenzione della Funivia, nonostante i vari annunci delle amministrazioni comunali che si sono susseguite negli ultimi anni, i boschi e la salita per Faito si presentano in uno stato di abbandono totale- denuncia il consigliere- Oltre alla mancata pulizia degli scoli dell’acqua piovana, che è una delle cause principali delle frane, le strade sono completamente dissestate e abbandonate. Alcuni tornanti e alcuni sentieri mulattieri sono diventati vere e proprie discariche abusive a cielo aperto: lattine, secchi di vernice vuoti, tubi, bottiglie di plastica, materassi, frigoriferi, parabrezza d’auto, materiale di risulta edile, pneumatici ed anche pannelli di amianto e guaina bituminosa”. Alfano ha poi posto l’attenzione sulla mancanza di controlli ai trasgressori : “molto di tutto questo è stato scaricato all’interno dei corsi d’acqua e, quindi, con le piogge viene trasportato in mare. Nulla ha insegnato lo scandalo della terra dei fuochi. Non si comprende come tutto ciò possa accadere all’interno del Parco Regionale, e a pochi passi dalla reggia di Quisisana- scrive il consigliere- nei boschi, da sempre meta di passeggiate nel verde, si avverte la mancanza assoluta di controlli da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni. Proprio per questo tali luoghi sono spesso soggetti all’abusivismo e, o frequentati dalla malavita organizzata dedita alla coltivazione di marijuana. Lungo la strada per il Faito appaiono molti tronchi di alberi secolari tagliati da strumenti agricoli perché recisi con precisione, ciò a testimoniare una diffusa vendita abusiva di legna, molteplici sono le difficoltà che i cittadini Stabiesi devono affrontare per raggiungere le proprie residenze, le attività e le strutture presenti sul Faito, costretti a percorrere la strada che collega la montagna a Vico Equense, peraltro più lunga e trafficata, negli ultimi anni sul Faito si è registrata una forte crescita turistica, la funivia non basta”. La missiva è rivolta al sindaco Vicinanza e alla sua giunta con l’obiettivo di avere una risposta immediata per la bonifica dei boschi, per i controlli sui trasgressori e per limitare episodi di illegalità, e sull’inzio dei lavori per il rifacimento della strada che collega direttamente Castellammare al monte Faito. Inoltre ha annunciato il consigliere Alfano che “sono stati presi contatti col neo presidente dell’Ente Parco, Enzo Peluso, per sviluppare una sinergia con le amministrazioni locali e soprattutto capire se la Regione ha stanziato altri fondi, o meglio ancora se e’ a conoscenza della grave situazione in atto”.