#TERZIGNO La stretta sull'abusivismo edilizio
Una nuova ondata di ingiunzioni di pagamento sono partite nei giorni scorsi dagli uffici del Comune di Terzigno. Destinatari i titolari degli abusi edilizi che non hanno ottemperato agli ordini di demolizione da parte dell’amministrazione, negli anni impegnata in una task force per l’individuazione dei manufatti fuorilegge.Ai responsabili comminate sanzioni amministrative di ventimila euro, il massimo in base a quanto previsto dal regolamento che indica nella misura più alta la sanzione nelle aree soggette a rischi idrogeologici. La nuova ondata di ordinanze di ingiunzione amministrative – sono 16 in tutto il mese di luglio – sono relative ad abusi edilizi portati alla luce negli anni scorsi. I proprietari degli immobili in cui sono state riscontrate difformità erano stati inizialmente destinatari di ordinanze di demolizione degli abusi e ripristino dei luoghi, laddove è stata accertata l’inottemperanza dell’ordine partito dai funzionari sono state comminate le sanzioni. Sotto la lente di ingrandimento dell’amministrazione comunale ci sono imprenditori e titolari di attività sul territorio di Terzigno, gli stessi che nel corso degli anni avevano «ampliato» senza alcuna licenza la propria abitazione o realizzato manufatti ex novo senza averne l’autorizzazione necessaria.Per i proprietari delle strutture abusive e destintari delle sanzioni amministrative ci sono due strade da perseguire: il pagamento sul Conto del Comune dei ventimila euro previsti dal provvedimento emesso dagli uffici del municipio di via Gionti o in alternativa il ricorso all’autorità giudiziaria competente – in questo caso il Tar – da presentare entro trenta giorni dalla notifica dell’ordinanza di ingiunzione da parte del Comune.Negli ultimi anni dagli uffici municipali di Terzigno sono partite numerose sanzioni amministrative nei confronti di tantissime persone che avevano realizzato abusi edilizi senza mai demolirli, nonostante i richiami da parte delle istituzioni.Il tema dell’abusivismo edilizio in un territorio che per larga parte rientra anche nell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio resta un dramma infinito. A Terzigno si stima che ci siano migliaia di abusi edilizi che attendono di essere sanati. Secondo un report relativo alle istanze presentate nel corso degli anni per il condono edilizio, negli uffici dell’Ente di via Gionti ci sarebbero circa 3mila pratiche ancora in attesa di una risposta. Ma l’emergenza per l’abusivismo edilizio non riguarda soltanto Terzigno, è un dramma comune a tutti i territori del Vesuviano.