Fincantieri, lavori garantiti fino al 2026, ma il futuro è un incognita. Nei giorni scorsi è stato impostato il terzo troncone della nave della marina militare francese, mentre sono arrivate le comm...
Fincantieri, lavori garantiti fino al 2026, ma il futuro è un incognita. Nei giorni scorsi è stato impostato il terzo troncone della nave della marina militare francese, mentre sono arrivate le commesse per la realizzazione di altri due tronconi per le navi da crociera che garantiranno allo stabilimento stabiese commesse per i prossimi due anni. In attesa di nuovi ordini sembra essersi paralizzata la discussione sugli investimenti necessari per l’adeguamento infrastrutturale del cantiere stabiese per effettuare lavori più complessi per la costruzione per intero delle navi. In sostanza, con questi tipi di commesse potrebbe essere garantito una serie di lavori più lunghi costringendo così l’azienda e le ditte dell’indotto sia all’assunzione di personale che alla garanzia ai propri operai di contratti di lavoro più lunghi e allo stesso tempo stabili. La partita che si sta giocando con i sindacati in prima linea è proprio questa. Il cantiere navale ormai rappresenta l’ultimo baluardo del settore secondario su un territorio che è ormai prossimo alla totale dismissione delle industrie con economia volta all’esclusivo sviluppo del settore turistico cogliendo le opportunità che sono state date dall’aumento generale dai flussi turistici e dall’economia della balneabilità. Con la “riconsegna del mare” in villa comunale il volto della città potrebbe definitivamente cambiare dando il via libera alla consacrazione di Castellammare come meta turistica. Ma da difendere, come ricordato più volte anche dalle istituzioni, dal sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, e dal presidente della regione, Vincenzo De Luca, c’è l’eccellenza della cantieristica stabiese e della manodopera degli operai specializzati. Ma i rapporti tra la dirigenza di Fincantieri e la regione Campania sono da sempre altalenanti con tavoli di discussione che non sempre giungono ad una conclusione che soddisfi entrambe le parti. Da questo immobilismo a farne le spese sono gli operai e i cittadini che vedono sfumarsi possibilità lavorative. Nei giorni scorsi è stata impostata la prima lamiera del terzo troncone- i primi due sono già stati consegnati nei mesi scorsi- per la nave della marina militare francese che si sta costruendo. La porzione del troncone è stato quindi posizionato sullo scivolo di varo. Gli operai nei prossimi mesi ultimeranno i lavori per poi procedere al definitivo “battesimo del mare”. Questa commessa ha garantito la continuità dei lavori nello stabilimento francese che impegna 600 operai Fincantieri più quelli dell’indotto. A maggio è stata varata la nave di supporto logistico (Lss, Logistic support ship) ‘Atlante’, che rientra nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare. L’Atlante’ – lunga 193 metri, 27mila tonnellate, 235 persone tra equipaggio e specialisti – sarà consegnata definitivamente nel 2025 con l’allestimento che è in fase di esecuzione nel cantiere stabiese. E’ la seconda unità di questo tipo costruita per la Marina Militare, con la prima, nave ‘Vulcano’, consegnata da Fincantieri nel 2021. I prossimi appuntamenti di varo sono per fine anno, con il varo del terzo troncone della marina militare francese. Il cantiere stabiese sarà poi impegnato nella costruzione di altri due tronconi per navi da crociera. Lavori che dovranno impegnare gli operai stabiesi sino al 2026.