Sindaco Giuseppe Aiello, Vico Equense è sempre più proiettata verso una forte vocazione turistica che si consolida nel corso degli anni. Quali sono gli elementi che ritiene rappresentino il valore a...
Sindaco Giuseppe Aiello, Vico Equense è sempre più proiettata verso una forte vocazione turistica che si consolida nel corso degli anni. Quali sono gli elementi che ritiene rappresentino il valore aggiunto del territorio?
«Negli ultimi anni siamo cresciuti tantissimo, stiamo investendo tantissime risorse per proporre eventi importanti e per rendere la Città sempre più accogliente, grazie ai nostri capisaldi come la gastronomia, la cultura, i paesaggi mozzafiato e un’incredibile capacità di accoglienza. Non ultimi, i riconoscimenti relativi alle Bandiere Blu che attestano la qualità dei nostri servizi. Le straordinarie peculiarità di questo territorio sono uniche e variegate: dal mare alla montagna, per l’enogastronomia e le tradizioni. Questa città ha tutto per fare turismo di qualità come ho sempre immaginato».
Quale progetto della sua amministrazione la rende particolarmente orgoglioso e come immagina la città di qui al prossimo biennio? «Sono particolarmente orgoglioso dei progetti che la mia squadra sta portando avanti. Abbiamo istituito un Ufficio Pnrr che si occupa esclusivamente di rintracciare fondi e pianificare progettazioni. Tra queste, di particolare rilievo sono quelle per la piscina comunale e per il campo sportivo di via Raspolo, così come quello relativo al piano antincendio del Monte Faito, che doteranno la città di infrastrutture e strutture polifunzionali di primissimo livello. Ma di sicuro tra i progetti più importanti c’è quello della Città Creativa Unesco per la Gastronomia che ci ha visto primeggiare a livello nazionale. Di qui a due anni vedo tanto lavoro da fare, ma lavorando come fatto finora, senza sosta, si potranno raggiungere tutti gli obiettivi e far diventare questa Città un gioiello di livello mondiale».
Permangono le criticità connesse ad overtourism e accessibilità in penisola. Come si risolvono?
«L’overtourism è uno dei problemi atavici della Penisola Sorrentina, anche se Vico Equense si è distinta anche in questo. Ha un territorio molto ampio e variegato, che si sviluppa anche attraverso i suoi 13 casali, con attività ricettive diffuse su tutto il territorio. Grazie a questo è tra i comuni della Penisola che ne soffre meno. A Vico Equense si riesce a fare una vacanza serena in un ambiente calmo: tutte caratteristiche fondamentali per un turismo lento e di qualità che fin dall’inizio del mio mandato abbiamo portato avanti come visione a lungo termine. Al di là dei problemi di traffico che riguardano l’intera Penisola, che vanno risolti potenziando i trasporti su gomma e ferro, possiamo dire con certezza che Vico Equense è la Città della Penisola che presenta meno problemi rispetto agli altri anche in termini di accessibilità».
L’Unione dei Comuni della Penisola Sorrentina è un progetto possibile? Quanto può davvero tornare utile alla valorizzazione e alla crescita del territorio?
«Sull’Unione dei Comuni c’è necessità di fare squadra, studiando modelli efficienti che non sono carrozzoni e che riescano a portare benefici ai residenti e poi anche ai turisti. Sia chiaro, non è un percorso facile, ma è una strada che intendiamo tutti portare avanti anche attraverso una serie di servizi congiunti, come la Polizia Municipale, la Protezione Civile, il Demanio Marittimo e la raccolta differenziata, tanto per fare qualche esempio. Solo facendo rete e costruendo forti sinergie si potrà davvero potenziare e valorizzare tutte le risorse a nostra disposizione per rendere Vico Equense e la Penisola Sorrentina un modello da seguire».