Sanità, l'ultima sfida di De Luca: «Ospedali d’eccellenza per l’Asl Napoli 3 Sud»
Torre del Greco. «Abbiamo l’obiettivo di fare della sanità campana la prima sanità d’Italia». E’ l’ultima sfida lanciata dal governatore Vincenzo De Luca sul fronte della salute e dell’assistenza medica. In occasione del «saluto» ai circa 150 lavoratori stabilizzati dall’Asl Napoli 3 Sud, il presidente della giunta regionale ha rimarcato le iniziative messe in campo dall’ente di palazzo Santa Lucia e – al tempo stesso – lanciato un messaggio ai sindaci del territorio presenti nella sala convegni del complesso Bottazzi, in primis i primi cittadini di Torre del Greco e Torre Annunziata: «Senza medici, non si può pensare di mantenere aperti i pronto soccorso». Un chiaro riferimento alla crociata politica promossa da Corrado Cuccurullo per la riapertura del reparto di urgenza e primo intervento dell’ospedale Sant’Anna e Madonna della Neve di Boscotrecase.
Addio precariato
La sala convegni del quartier generale dell’Asl Napoli 3 Sud a Torre del Greco era affollata di assistenti sociali, neuropsicomotricisti, funzionari in scienze motorie, sociologi, infermieri pediatrici fisioterapisti, educatori professionali, biologi nutrizionisti, logopedisti, operatori in scienze dell’educazione, operatori informatici, ostetrici, infermieri professionali, operatori sociosanitari, tecnici della prevenzione: in tutto circa 150 lavoratori ora con la certezza di un contratto a tempo indeterminato dopo la stabilizzazione decisa dall’azienda sanitaria locale. «La riduzione del precariato è stata tra i principali obiettivi che ci siamo dati già a partire dal nostro insediamento – le parole del direttore generale Giuseppe Russo – . La condizione di precarietà è deleteria sul piano personale per chi la vive, ma anche un ostacolo significativo per la programmazione aziendale e per il miglioramento della qualità dei servizi sanitari offerti». Concetti rilanciati dal governatore, pronto a sottolineare «l’atto di grande rispetto per i lavoratori» promosso da Regione Campania e Asl Napoli 3 Sud: «In Campania c’era in passato l’abitudine diffusa di utilizzare il personale sanitario per scopi politici – ha sottolineato Vincenzo De Luca – Abbiamo cancellato questa abitudine perché siamo contro il precariato: entro due anni vogliamo avere la prima sanità d’Italia e per centrare l’obiettivo abbiamo bisogno di persone motivate». Poi un messaggio ai neo-assunti: «Questo non è un semplice mestiere, ma una vera e propria missione: non si può lavorare con un occhio all’orologio perché in gioco ci sono le vite dei pazienti. Il contratto a tempo indeterminato, sono certo, potrà garantire le necessarie certezze e il giusto entusiasmo». Un mix fondamentale per garantire elevati livelli di assistenza medica: «La sanità si regge su due risorse, umane e finanziarie – i concetti rilanciati dal governatore della Campania -. La nostra regione è l’ultima in Italia per il riparto del fondo sanitario nazionale: veniamo derubati da 10 anni di circa 200 milioni di euro l’anno. Non solo: siamo l’ultima regione d’Italia nel rapporto tra personale medico e abitanti. In Campania abbiamo 10,2 medici ogni mille abitanti, in Emilia Romagna 18,9».
Il futuro degli ospedali
Il governatore poi si è soffermato sul futuro dei cinque ospedali della provincia di Napoli, evidenziando le azioni messe in campo dalla Regione Campania per potenziare la rete sanitaria e aumentare i livelli assistenziali. A partire da Castellammare, dove «nascerà un piccolo Monaldi» con una vista mozzafiato sul golfo di Napoli «perché abbiamo deciso di investire 180 milioni di euro per realizzare una struttura super-moderna nelle Vecchie Terme». Un’opera per cui la Regione Campania ha già pagato i circa 13 milioni di debiti accumulati dalle Vecchie Terme e avviato la progettazione per l’ospedale del futuro. «Anche in penisola sorrentina abbiamo previsto l’ospedale unico che, una volta definito l’assurdo ricorso presentato al Tar Campania, diventerà un punto di riferimento per gli abitanti del territorio e per i milioni di turisti che ogni anno visitano Sorrento e dintorni – ha proseguito Vincenzo De Luca – Sarà una svolta anche sotto questo aspetto, perché ormai i turisti si informano anche di servizi e assistenza prima di prenotare un viaggio. Purtroppo non siamo già partiti perché ci siamo scontrati con l’unico comune al mondo che si oppone all’idea della costruzione di un nuovo ospedale». Nella sua «panoramica» sullo stato dell’arte della sanità, Vincenzo De Luca non ha dimenticato la crociata per l’ospedale Maresca. Sotto lo sguardo del vicepresidente del consiglio regionale Loredana Raia e del sindaco Luigi Mennella, il governatore ha ricordato come il nosocomio di Torre del Greco sembrava fosse destinato alla chiusura: «Invece – ha rimarcato lo sceriffo della sanità – grazie al lavoro messo in campo negli ultimi dieci anni non solo il rischio chiusura è stato scongiurato, ma l’ospedale Maresca è stato potenziato e ristrutturato. Non ultimi, a giugno è stato inaugurato il reparto di osservazione breve intensiva e sono in corso lavori di riqualificazione del vecchio padiglione». Un nuovo look è previsto, infine, per l’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola con il raddoppio dei servizi a oggi garantiti agli assistiti.
La rete Ima
Capitolo a parte per l’ospedale di Boscotrecase, da mesi al centro di una vera e propria crociata politica per la riapertura del pronto soccorso. «Senza medici, non si possono mantenere aperti i pronto soccorso – il monito di Vincenzo De Luca -. E questo vale per tutti gli ospedali d’Italia: senza il raddoppio degli stipendi, tutti i pronto soccorso sono destinati alla chiusura per mancanza di personale. Abbiamo promosso diversi concorsi per l’assunzione di nuovo medici, ma con scarsi risultati». Ma, in attesa di sviluppi, anche per l’ospedale Sant’Anna e Madonna della Neve ci sarà un’importante novità: a partire da agosto, sarà attivata la rete Ima ovvero l’apparato organizzativo per la gestione dell’infarto miocardico acuto. In pratica, sebbene in assenza di pronto soccorso, i pazienti con gravi complicanze cardiologiche potranno essere trasportati direttamente in reparto.
Le reazioni
Ad ascoltare in prima fila le considerazioni del governatore, il consigliere regionale Loredana Raia: «La gioia negli occhi degli ultimi stabilizzati che hanno firmato i contratti alla presenza del presidente Vincenzo De Luca ci riempie di soddisfazione – ha sottolineato l’esponente del Pd -. Far uscire dalla condizione di precarietà quasi 1000 tra operatori e operatrici della sanità, ad oggi nella 3 Sud significa permettere loro di costruire il proprio progetto di vita, lavorando con maggiore dignità e certezza per il futuro. Abbiamo bisogno di più medici infermieri oltre che delle altre figure sanitarie per permettere ai nostri ospedali e alle strutture territoriali di rispondere al meglio ai bisogni della popolazione, soprattutto quella più fragile che non può permettersi di rivolgersi alla sanità privata. È ora che il governo nazionale si faccia carico di una equa distribuzione del fondo sanitario e restituisca alla Campania le risorse che mancano all’appello ogni anno. Altro che autonomia differenziata».
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