I LAVORI Torre del Greco, dopo la «strigliata» del prefetto al via la messa in sicurezza della scuola Giampietro-Romano
Torre del Greco. La «strigliata» del prefetto di Napoli convince l’amministrazione comunale targata Luigi Mennella a correre ai ripari per eliminare ad horas tutti i pericoli riscontrati all’esterno dell’istituto comprensivo Giampietro-Romano. A meno di tre settimane dall’esposto firmato dall’ex sindaco Ciro Borriello – oggi seduto tra i banchi dell’opposizione – e portato all’attenzione del capo dell’ufficio territoriale del governo a Napoli, avviati una serie di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza dell’edificio scolastico del popoloso quartiere Sant’Antonio.
Massima urgenza
D’altronde, l’input arrivato dal prefetto Michele Di Bari al sindaco e al suo vice Michele Polese – delegato all’edilizia scolastica – era stato chiaro: davanti all’articolata rappresentazione dei fatti messa nero su bianco dallo storico leader del centrodestra all’ombra del Vesuvio – una serie di criticità documentate con 12 eloquenti scatti fotografici – il prefetto aveva chiesto all’ente di palazzo Baronale di provvedere in tempi rapidi alla sistemazione dei due edifici scolastici di vico I San Vito e viale Antonio De Curtis. Un chiaro segnale della ferma volontà del rappresentante territoriale del governo di scongiurare sul nascere qualsiasi rischio per l’incolumità dei piccoli alunni dell’istituto comprensivo. In particolare, l’ex sindaco Ciro Borriello aveva denunciato le condizioni di degrado dei muri di cinta e le facciate fortemente ammalorate dal tempo nonché le ripetute «piogge» di detriti e intonaci sulla strada.
La corsa ai ripari
Nei giorni scorsi, a meno di 10 giorni dall’incontro in prefettura, sono stati avviati i lavori di messa in sicurezza del muretto di cinta già finito in passato al centro di polemiche e proteste e avviata una serie di interventi per la complessiva riqualificazione delle zone esterne dell’istituto comprensivo. «Sono soddisfatto dell’avvio dei lavori perché così si cancellano rischi per l’incolumità di bambini e docenti – la soddisfazione di Ciro Borriello -. Mi spiace sia stato necessario l’intervento del prefetto per rispondere a un’esigenza che, come parte politica, avevo sollecitato in diverse occasioni senza ottenere le giuste risposte».
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