Le grandi società di serie A puntano alla riduzione del numero di squadra. Sulla linea della battaglia intrapresa dal presidente del Napoli, De Laurentiis, arriva anche il neo presidente dell’Inter, Beppe Marotta. «Il calendario si comprime sempre di più, andrebbe rivisto ed è per questo che secondo me la Serie A andrebbe ridotta a 18 squadre. I carichi di lavoro attuali non sono più sostenibili e dobbiamo tutelare i nostri ragazzi perché il rischio di infortuni è veramente notevole. Basta pensare che, ad oggi, Barella ha giocato oltre 50 partite: con un’offerta eccessiva, penso che il calcio possa perdere di attrattività» le parole di Marotta. Che ha parlato anche dei nuovi format. «Le informazioni che abbiamo non sono molto concrete. Di sicuro questo Mondiale, accettato benissimo da noi perché motivo di grande orgoglio e una vetrina mondiale, rappresenta un sovraffollamento ulteriore dei calendari. Ci saranno più match nelle coppe internazionali, con un nuovo format in Champions League. Si potrebbero giocare fino a 17 gare, per cui il Mondiale è ulteriore motivo di valutazione». Intanto però si parla soprattutto di nazionale. «Sono andato nel ritiro da tifoso e dirigente del calcio italiano e sono rimasto molto ben impressionato dal clima che si vive, dall’entusiasmo che hanno squadra e allenatore. Sono molto ottimista per il futuro, siamo campioni in carica e quindi nel mirino degli avversari, ma è un gruppo con basi umane e tecniche di grande spessore. La squadra ha un’età media giusta, ci darà grandi soddisfazioni tra un paio d’anni quando raggiungerà il top della maturità. Oggi, grazie all’opera di Spalletti, ci fa divertire e gioca un calcio molto organizzato. Ma è chiaro che la maturità, l’esperienza, servono molto. Credo si siano tracciate le basi per far sì che il gruppo possa darci tante soddisfazioni». E sul ruolo degli agenti le parole sono chiare. «Assolutamente sì, nella scorsa stagione abbiamo speso un miliardo di commissioni, sono soldi che finiscono fuori dal sistema. Capisco e rispetto la professione, ma spesso si assiste a situazioni non eccessivamente chiare e vanno quindi regolamentate, per quanto questi professionisti facciano ormai parte del movimento». Marotta ha anche parlato di Conte al Napoli . «Auspico che il nostro campionato sia sempre più attrattivo e lo è se ci sono più squadre che competono per lo scudetto. E’ chiaro che la speranza è quella di vederci nuovamente campioni d’Italia, ma sono contento che il campionato diventi più competitivo. Anche quello che sta accadendo nelle coppe europee è frutto della competenza e professionalità che il nostro calcio riesce ad esprimere». Chiudendo sui prossimi obiettivi. «Non poniamo limiti. Siamo l’Inter, un club storico che ha vinto tanti trofei in tutte le competizioni. Il viatico da perseguire è essere competitivi sempre. La seconda stella è qualcosa di straordinario, abbiamo visto questa massa di tifosi festeggiare la squadra. Ancora una volta dimostra che l’Inter e il calcio siano fenomeni di grande aggregazione sociale» le parole di Marotta.
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19 giugno 2024
Serie A a 18 squadre: accordo Inter-Napoli