LA PROVOCAZIONE AL SINDACO DELLE CERIMONIE Crollo a Torre del Greco, a corso Umberto spunta l'altare della vergogna
Torre del Greco. Il bozzetto del «quinto altare» della storica festa per «ricordare» al sindaco Luigi Mennella e alla sua squadra di governo cittadino le disastrose condizioni in cui sono costretti a vivere gli abitanti e i commercianti di corso Umberto I. è la provocazione lanciata dai residenti del centro antico, esattamente a 11 mesi dalla sciagura all’ombra del Vesuvio: un quadro bucolico tra mare e monti – issato all’ingresso della testuggine realizzata a ridosso del fabbricato venuto giù il 16 luglio del 2023 per consentire il passaggio pedonale – accompagnato da un significativo «messaggio» per l’amministrazione comunale: «Bozzetto del quinto altare di corso Umberto I».
L’altare della vergogna
Un chiaro riferimento agli sforzi – organizzativi e finanziari, con lo stanziamento di 400.000 euro per il ritorno della storica rassegna cittadina dopo 14 anni di assenza – messi in campo dai vertici di palazzo Baronale, ritenuti «esagerati» rispetto all’inerzia mostrata davanti alle ripetute richieste d’aiuto arrivate negli ultimi mesi dal cuore del centro antico della città. «Va bene organizzare la festa dei quattro altari, ma prima bisognerebbe pensare alla sicurezza e alla tutela dei cittadini – la protesta di un gruppo di donne davanti all’altare della vergogna – Qui siamo costretti a vivere con l’incubo di nuovi cedimenti e con l’invasione di topi e insetti, attirati dalla costante presenza di rifiuti». Un’emergenza sociale e sanitaria denunciata in varie occasioni, ma senza risultati.
Commercio in ginocchio
Concetti rilanciati dai commercianti «sopravvissuti» fino a oggi alla prolungata chiusura al traffico di corso Umberto I. «Il Comune ha speso 400.000 euro per la festa dei 4altari anziché risolvere in fretta questa emergenze – chiosano alcuni commercianti -. Evidentemente la priorità del sindaco sono le cerimonie e non la sicurezza».
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