Pagani/Maiori. Avrebbero trasferito fiumi di cocaina dalle piazze dell’Agro a quelle della costiera Amalfitana in particolare Maiori. A garanzia dei fornitori (nel caso in cui la droga non fosse stata pagata) anche una postpay su cui sarebbe stato accreditato il reddito di cittadinanza.
Tre arresti domiciliari e un obbligo di dimora per quattro indagati nell’ambito di un blitz firmato dai carabinieri della tenenza di Pagani e dai colleghi di Ascoli Piceno, supportati dalle unità cinofile di Sarno. In manette Sabino Belluno (residente a Maiori ma di Pagani), Mario Passante (anche lui di Pagani) e Carlo Russo di Sant’Egidio del Monte Albino. Il quarto indagato raggiunto da misura cautelare è detenuto a Nizza (in Francia) per altro quando sarà fuori non potrà allontanarsi dalla città di residenza.
I militari sono riusciti a ricostruire in maniera fatti che sarebbero avvenuti tra l’ottobre e il dicembre 2022. Singolare il modus operandi utilizzato dal principale indagato per l’approvvigionamento della droga.
L’uomo avrebbe dato al fornitore la sua Postepay, su cui veniva accreditato il reddito di cittadinanza, come garanzia per il pagamento della fornitura di droga. Un giro d’affari enormi in costiera amalfitana quantificato dagli inquirenti in 600 euro a notte. La droga sarebbe arrivata a Maiori tramite conoscenze del residente Sabino Belluno.
Qui servendosi di altri pusher avrebbe provveduto a smerciare lo stupefacente dopo contatti e appuntamenti anche telefonici ovviamente parlando con un linguaggio criptato. Il 46enne paganese Sabino Belluno non è nuovo allo spaccio in Costiera amalfitana e già nel 2018 fu coinvolto in un altro blitz denominato “Rewind” e che portò sul registro degli indagati 24 persone con quattro arresti tra cui proprio quello di Sabino Belluno.
Entro venerdì arriveranno gli interrogatori di garanzia davanti al gip dei tre indagati finiti agli arresti domiciliari e del quarto raggiunto da obbligo di dimora. L’inchiesta tuttavia continua per scoprire ulteriori pusher che si sarebbero riforniti dai tre arrestati e smerciare droga quali terminali dello spaccio sull’intero territorio di Maiori, frazioni incluse.
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