Nulla di fatto sullo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di San Giuseppe Vesuviano. Con sentenza numero 4069/2024 il Consiglio di Stato ha “rinviato” gli atti al Tar Lazio che dovrà pronunciarsi sul provvedimento di scioglimento dell’ex amministrazione Catapano a San Giuseppe Vesuviano. La questione dovrà essere rivalutata da una nuova sezione del tribunale amministrativo. Pur accogliendo il ricorso presentato dagli ex amministratori negli effetti resta lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del consiglio comunale deciso nel giugno del 2022, con i commissari straordinari che resteranno a palazzo di città fino a che non verrà eletto un nuovo sindaco.
Un provvedimento che ha inevitabilmente infiammato la campagna elettorale, l’ex primo cittadino – all’opposizione durante tutto il mandato Catapano – Antonio Agostino Ambrosio in un post sui propri canali social ha così commentato la decisione dei giudici del Consiglio di Stato: “C’è poco da rallegrarsi, l’onta dello scioglimento per camorra causato da Catapano e company ai danni della città è ancora attuale. La causa tornerà al TAR Lazio con tutte le lungaggini del caso” – afferma Ambrosio , che chiosa – “Così stando le cose , la candidatura a sindaco dell’ex vicesindaco Tommaso Andreoli, attorniato da candidati molti di questi legati all’amministrazione sciolta per camorra, è a dir poco vergognosa ed appare come una sfrontata sfida allo Stato”.