Castellammare. La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea, nei confronti di 11 persone (di cui 9 sottoposte alla custodia in carcere, una agli arresti domiciliari e una all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e detenzione a fine di spaccio di droga.
I reati sono aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico del Rione Moscarella, attivo nei comuni di Castellammare di Stabia, Pompei e Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli.
Nel corso delle indagini, svolte dalla Sisco di Napoli e dallo Sco con il supporto operativo della Squadra mobile di Napoli, sono stati ricostruiti vari episodi estorsivi ai danni di alcuni operatori commerciali.
Dalle indagini è inoltre emerso che uno degli indagati, nonostante fosse detenuto in carcere, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici per pianificare e dirigere le attività estorsive. I nomi degli indagati: Michele Onorato, 60 anni, Salvatore Scotognella, 28 anni, Pasquale Palma, 48 anni, Carmela Zurlo, 57 anni, Silverio Onorato, 35 anni, Renato Avitabile, 22 anni, Luciano Polito, 39 anni, Giuseppina Concilio, 59 anni, Michele Santarpia, 42 anni, Maria Onorato, 36 anni, Marco Scotognella, 56 anni, Sabato Polese, 76 anni, Maurizio Amendola, 55 anni.