“Eri simpatico quando scappavi in motorino ma adesso ti è scappato di mano il tuo filmino”. Inizia così un manifesto dei tifosi del Napoli, firmato da Curva A e Curva B dello stadio Maradona, che ironizza e attacca il presidente del club azzurro Aurelio De Laurentiis prendendo spunto anche dal film sullo scudetto nelle sale dal 4 maggio prossimo. Il manifesto stanotte è apparso in tutta la città, ce ne sono moltissimi nel centro di Napoli attirando l’attenzione di tutti coloro che andavano al lavoro. “Dopo un anno sì da incorniciare – si legge – e dal quale ripartire, il tuo ego smisurato ha portato a sminuire un ambiente intero, un popolo che dalla fine dell’estate osserva e ascolta solamente pagliacciate, nessuna programmazione, solo buffonate! Il Napoli è tuo, si sa, ma non dimenticare che rappresenta una città che con tutti i suoi problemi ha sempre avuto dignità e non sarà certo uno scudetto che ci hai strappato dal petto a renderci silenti se poi manchi di rispetto! Alla squadra cosa dire? Si è bastato già capire che voi in questo campionato non ci avete mai onorato… In città siete arrivati da perfetti sconosciuti e non siete stati grati a chi vi ha reso fortunati, quando già trascorso maggio siete andati all’arrembaggio di un colore a voi assai caro il verde scuro del denaro. Con un popolo che vi ha osannato abbandonando già la nave con in corso il campionato. E non ultima alla stampa, qualche riga non ci manca, troppe aperte “penne chiuse” prezzolate in tribuna accomodate asservendo fedelmente come piace al presidente, senza nulla proferire sul problema ormai latente”. Nel manifesto ci sono anche le foto di De Laurentiis in scooter, con i vestiti arabi e di una nave del Napoli che affonda. Si torna dunque al clima che ha preceduto il finale dello scorso campionato. E che ha avuto il suo culmine nella sfida di ritorno col Milan, in serie A, finita 4-0 per i rossoneri. In quell’occasione, il Napoli che stava divorando il campionato, giocò in un clima di assurda contestazione. Erano i giorni del braccio di ferro di De Laurentiis coi gruppi organizzati. Impossibile far entrare bandiere e altro al Maradona per un’interpretazione estremamente rigida del regolamento da parte della società azzurra. In quella gara, che segnò anche uno scrichiolio della macchina perfetta di Spalletti le curve intonarono cori offensivi contro De Laurentiis e la proprietà. All’epoca, però, De Laurentiis ancora ascoltava i suoi consiglieri. E, proabilmente, c’era in società una figura di riferimento forte come Cristiano Giuntoli che indirizzò il presidente verso un gesto di distensione. Il presidente azzurro convocò i vertici del tifo organizzato all’Hotel Britannique dove venne siglata una pace durata fino a ieri. Da quel momento di nuovo bandiere e tamburi nelle curve del Maradona che tornò a essere uno stadio vero. Fino allo scontro e ai manifesti di ieri.
CRONACA
12 aprile 2024
Finita la pace coi tifosi: manifesti contro De Laurentiis