Portici. “O ti converti all’Islam o ti ammazzo”: per essersi rifiutata di cambiare religione ha subìto violenze fisiche e minacce di morte la 19enne cristiana protestante di origini etiopi aggredita dal suo ex compagno 29enne, il sudanese Habiballa Lazim Abdalla Mudawi, arrestato in flagranza all’alba di oggi dai carabinieri a Portici, in provincia di Napoli.
I carabinieri, avvertiti da un militare dell’Esercito Italiano, sono intervenuti nelle prime ore di oggi nella struttura religiosa dove la vittima è ospitata: l’hanno trovata in lacrime, con il volto tumefatto, e con lesioni sulle braccia frutto dell’aggressione subita. Alle forze dell’ordine ha subito riferito di volere presentare subito denuncia contro l’ex, che era lì, a poche decine di metri, il quale, nonostante la presenza dei militari, ha addirittura minato il gesto di volerle tagliare la gola.
Portata in ospedale, a Torre del Greco, i sanitari hanno giudicato la vittima guaribile in dieci giorni. Agli investigatori (il sostituto procuratore di Napoli Maurizio De Marco) ha riferito che i litigi per questa ragione erano continui, innescati dai motivi più disparati, come un taglio di capelli.
Nel racconto fornito ai carabinieri ha riferito di essere stata presa a pugni sul viso, di essere stata trascinata a terra mentre era al telefono con il militare a cui aveva chiesto aiuto, lo stesso che subito dopo la brusca interruzione delle comunicazioni ha lanciato l’allarme.