Aggressione al San Leonardo
Un’infermiera strattonata, un operatore socio sanitario spinto con violenza contro un muro e medici che decidono di barricarsi dietro una porta antincendio per sfuggire alla rabbia degli aggressori. Stavolta il reparto dov’è andato in scena l’ennesimo episodio di violenza non è il pronto soccorso, ma il reparto di Pediatria dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Medici e infermieri, sotto gli occhi dei piccoli pazienti ricoverati, sono stati costretti a subire insulti d’ogni genere e a nascondersi per evitare che quell’aggressione potesse degenerare. Una volta al sicuro hanno chiesto l’intervento di un vigilantes e poi delle forze dell’ordine, a cui hanno denunciato l’accaduto. Anche se – come detto – il teatro dell’ennesimo episodio di violenza non è il pronto soccorso, la situazione del reparto di frontiera dell’ospedale San Leonardo c’entra eccome con quanto accaduto in Pediatria. Perché medici e operatori sanitari che dovrebbero svolgere solo un lavoro di consulenza per il pronto soccorso, in realtà si vedono arrivare in corsia persone che a stento hanno fatto il triage. Questa situazione crea un ingorgo nel reparto che diventa difficile da gestire. Basta pensare che la rabbia dei genitori dei piccoli pazienti si scatena – come accaduto ieri – perché magari a un bambino non è stata misurata la febbre (non spetterebbe ai medici del reparto di Pediatria questo compito), oppure perché il susseguirsi di visite determina piccoli ritardi nel rilascio di documenti alle famiglie dei piccoli che sono stati dimessi. Criticità più volte fatte presenti anche alla direzione sanitaria dell’ospedale San Leonardo. Le difficoltà organizzative purtroppo si sommano anche all’inciviltà di chi si scaglia contro gli operatori sanitari che stanno svolgendo il loro lavoro e, come nel caso della Pediatria, devono prestare massima attenzione alla cura dei bambini, svolgendo la loro mansione con serenità. Sono troppi gli episodi che si sono verificati negli ultimi mesi all’ospedale San Leonardo, quello più eclatante ha riguardato un’infermiera del pronto soccorso che ha riportato gravi ferite al volto. Il suo aggressore, arrestato dalla polizia, nei giorni scorsi è stato anche rinviato a giudizio. Un episodio di violenza che si è verificato dopo tanti altri episodi che solo per fortuna non avevano avuto conseguenze altrettanto gravi. Proprio quello che adesso temono gli operatori in servizio nel reparto di Pediatria, che di fatto è costretto a funzionare come un pronto soccorso per i più piccoli. Quasi quotidianamente si verificano episodi di aggressioni, fosse anche solo verbali, ai danni di medici e infermieri in servizio nel reparto e nella giornata di ieri si è rischiato di arrivare a un’escalation di violenza. Il Prefetto di Napoli, subito dopo l’aggressione all’infermiera del pronto soccorso, a gennaio scorso, aveva annunciato l’attivazione del drappello di polizia all’ospedale San Leonardo. Una soluzione auspicata anche dai sindacati di categoria e dalla politica, per cercare di mettere un argine agli episodi di violenza che si verificano nel presidio sanitario stabiese. Un’attività di prevenzione fondamentale che potrebbe rappresentare anche un deterrente per quanti mettono piede all’interno dell’ospedale senza rendersi conto che la violenza può solo complicare il lavoro già difficile di medici e infermieri. @riproduzione riservata