Torre del Greco, follia in Chiesa: pestato il collaboratore del parroco
Torre del Greco. E’ bastato un banale rimprovero per scatenare l’inferno: una brutale aggressione a calci e pugni all’interno della chiesa di Santa Maria del Popolo, nel cuore del quartiere Santa Teresa. E’ successo lo scorso fine settimana, quando un collaboratore del parroco – un anziano di 79 anni – è finito al pronto soccorso dell’ospedale Maresca con il volto tumefatto dalle botte e un giovane di 24 anni è stato arrestato con le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Il raptus di follia
Secondo la prima ricostruzione degli agenti di polizia municipale – i primi a intervenire sul posto – tutto sarebbe cominciato intorno alle 17 di sabato scorso: l’anziano – abituale frequentatore della chiesa nonché fidato collaboratore del parroco – avrebbe notato un giovane aggirarsi con fare sospetto nei pressi della sagrestia. Il settantanovenne avrebbe così avvisato il «fedele» della momentanea assenza del sacerdote e invitato il giovane a pazientare, aspettando all’esterno dell’edificio sacro. Invece, il giovane ha cominciato a «giocare» con le lampade votive: il collaboratore del parroco ha rimproverato il ventiquattrenne, scatenando un vero e proprio raptus di follia. L’anziano è stato travolto da una serie di calci e pugni, proseguiti anche dopo la caduta in terra della vittima. Le urla di doloro dell’anziano hanno subito catturato l’attenzione di una fedele, arrivata in chiesa per il santo rosario. La donna si è precipitata in strada per chiedere aiuto, fermando una pattuglia della polizia municipale di passaggio lungo corso Vittorio Emanuele.
La fuga e il fermo
Alla vista degli uomini in divisa, l’aggressore – successivamente identificato in G.L. ha provato a scappare via. Inutilmente. Il ventiquattrenne è stato bloccato, nonostante avesse provato a spintonare via i due vigili urbani. Accompagnato in comando, l’aggressore è stato poi arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale nel compimento di atti d’ufficio, falsa attestazione della propria identità personale nonché per le lesioni personali nei confronti dell’anziano.
La corsa in ospedale
La vittima dell’aggressione shock è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Maresca per le cure del caso. I medici del nosocomio di via Montedoro hanno accertato una serie di ferite al volto e al naso, giudicate guaribili in sette giorni salvo complicazioni. Un vero e proprio inferno tra le navate della Chiesa provocato da un banale rimprovero per un gioco infantile con le lampade votive.
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