Castellammare. “Ci siamo anche noi. Vogliamo, possiamo e dobbiamo essere protagoniste nel futuro dei nostri territori”. È quello che chiedono e pretendono le donne del Partito Democratico che ier...
Castellammare. “Ci siamo anche noi. Vogliamo, possiamo e dobbiamo essere protagoniste nel futuro dei nostri territori”. È quello che chiedono e pretendono le donne del Partito Democratico che ieri mattina nello spazio solidale della Parrocchia del Carmine a Castellammare di Stabia si sono riunite per un’iniziativa. Al centro i temi della discriminazione di genere, del lavoro femminile, asili nido e le prossime elezioni amministrative che si terranno nei comuni Torre Annunziata e Castellammare. il Pd stabiese è impegnato dalla scorsa estate nella costruzione del campo largo, il cosidetto “modello Manfredi”, ma ad poco più di tre mesi dalle presentazioni delle liste sono ancora molti i temi da sciogliere sul candidato sindaco. Intanto 100 cittadini tra intellettuali, giornalisti e professionisti, hanno aderito e divulgato una lettera che, almeno ad una primo approfondimento, spinge, ma non direttamente, ad una candidatura nella coalizione di centrosinistra di Luigi Vicinanza, giornalista ed ex direttore dell’Espresso. Promotrice dell’iniziativa è stata Nora Di Nocera, vice segretaria del Pd di Castellammare. “Castellammare è una città ferma, immobile e che chiede un segnale di speranza che non possiamo ignorare. La speranza è donna, la pazienza donna, e noi sappiamo che significhi avere pazienza per ricostruire ciò che è stato distrutto dal malaffare”- ha detto Di Nocera-“l’arte della mediazione è donna, e noi lavoreremo affinchè le parti più sane della città vadano insieme alle elezioni. Con le forza migliore delle donne democratiche vogliamo tracciare un percorso politico e programmatico, che possa essere credibile e che ci porti a rigovernare la città. Il territorio ha bisogno di un progetto a lungo termine che tenga presente delle caratteristiche, delle potenzialità e delle criticità che ci sono dando risposte alle emergenze a partire delle disuguaglianze e la povertà educativa dando quindi rilievo alle politiche sociali. E di pochi giorni fa la notizia che la Commissione Prefettizia darà in concessione ai privati gli asilo nido per 12 anni. Questo è un servizio essenziale per la vita delle donne e a cui va data una particolare attenzione. Sul programma non vogliamo dare solo un contributo di genere, vogliamo dire la nostra sui temi del lavoro, sulle terme e sulla rivalutazione della linea di costa”. “Ho letto l’appello di questa mattina dei 100 cittadini che ci hanno chiesto di ridare dignità ad una città ferita. Alle ultime elezioni abbiamo raccolto come centrosinistra 23mila voti, divisi in quattro coalizioni, e abbiamo consegnato, con nostra responsabilità, la città al centro destra che ha vinto con poco più di dieci mila voti. Anche il coraggio è donna e la verità come disse Aldo Moro, aiuta ad essere coraggiosi. Nel passato siamo stati divisi, ma nel futuro dobbiamo rimanere uniti. Dobbiamo vincere assolutamente il prossimo appuntamento amministrativo”. Al convegno sono intervenute le donne dem appartenenti al mondo istituzionale come Angela Aiello, assessore al comune di Meta, Enza Amato, presidente del Consiglio Comunale di Napoli, Teresa Armato, assessore al comune di Napoli, Cinzia Aruta, sindaco del comune di Arzano e la Vice presidente del parlamento europeo, Pina Picerno. “Amministro il comune di Arzano dopo uno scioglimento per camorra e vi posso assicurare che non è per nulla semplice anche perché è complesso ricreare un senso di comunità in una città che si sente ferita e umiliata, dopo che nella sua storia per tre volte è stata sciolta per infiltrazioni camorristiche”- ha detto la sindaca di Arzano-“ i cittadini sono logicamente diffidente nei confronti della politica e questo rende tutto più difficile. Abbiamo trovato al nostro arrivo debiti per 14 milioni di euro e abbiamo dovuto immediatamente fare un piano di rientro. Sono passato due anni e molte cose si sono fatte. Inoltre la macchina amministrativa era “intenzionalmente destrutturata”. Circondatevi di uomini e donne competenti perché non le troverete nella macchina amministrativa.” “Donne e uomini devono dare una mano al partito per la sua crescita”- ha detto Enza Amato-“ Castellammare è una città chiave del mezzogiorno. L’appello della società civile va ascoltato e oggi dobbiamo rimanere uniti, come a Napoli dove il sindaco Manfredi è sostenuto da una maggioranza ampia ma forte. Abbiamo consegnato il paese in mano alle destre per nostra responsabilità. Noi donne dobbiamo fare rete ed essere unite in questo processo del partito”. “A Napoli su 43 consiglieri solo 9 sono donne. Dobbiamo votare più donne non in quanto tali, ma perché dobbiamo mettere le persone competenti nei luoghi giusti”- ha detto Enza Amato-“I luoghi del potere devono vedere la presenza costante di donne. Anche Castellammare oggi ha bisogno di unità come a Napoli.” “La rivoluzione è donna e le donne sono protagoniste in tutto il mondo.”- ha detto Pina Picerno-“ lo sono in Iran e in Afghanistan, e lo devono essere anche in Italia. Da Giorgia Meloni non è arrivato il minimo sostegno alla legge, di cui sono l’unica italiana firmataria, sullo stupro. In Europa ogni 6 ore una donna viene ammazzata, e una su tre ha subito violenze. Di questo tema se ne parla ancora poco.”