Le eccellenze della sanità a Torre del Greco
Torre del Greco. È arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca in condizioni disperate, con tre dita della mano sinistra tranciate da un flex. Uno scenario da incubo, davanti a cui l’equipe dell’unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia non si è persa d’animo: niente trasferimento ai Pellegrini di Napoli – centro di eccellenza della Campania per le patologie della mano e del polso – e intervento urgente per provare a salvare l’arto della vittima. Una «missione» portata a termine con un importante successo, perché – al termine di un’operazione durata circa due ore e mezza – la mano dell’uomo, un elettricista di Torre Annunziata, è stata perfettamente ricostruita e rimessa in funzione. Un piccolo «miracolo» alla luce delle condizioni di lavoro – in termini numerici del personale – in cui gli specialisti dell’Uoc ortopedia e traumatologia dell’ospedale Maresca sono costretti, come i colleghi di diversi reparti-chiave del nosocomio di via Montedoro, a esercitare ogni giorno la propria professione.
L’incidente in casa L
a drammatica storia a lieto fine di Antonio – nome di fantasia, a tutela della privacy della vittima – comincia intorno alle 13 in un’abitazione di Torre Annunziata. L’uomo, un operaio di 54 anni, stava effettuando piccoli interventi di manutenzione all’interno del suo appartamento, quando ha perso il controllo del flex: la lama dell’utensile ha tranciato di netto tre falangi della mano sinistra, letteralmente maciullata dall’attrezzo. Immediata è scattata la corsa in ospedale.
L’intervento urgente
Considerata la perdurante chiusura del pronto soccorso del Sant’Anna e Madonna della Neve di Boscotrecase – fino a oggi inascoltate le proteste di cittadini e politici del territorio – l’uomo si è presentato al Maresca intorno alle tre, quando il turno degli specialisti dell’Uoc ortopedia e traumatologia era già finito. Alla luce delle critiche condizioni della vittima, tuttavia, l’equipe formata dal dottore Pasquale Recano e dalla dottoressa Maddalena De Falco ha deciso di intervenire d’urgenza per evitare di allungare i tempi con un trasferimento a Napoli e per scongiurare il rischio di perdere l’arto. Una felice intuizione, perché i medici dell’ospedale Maresca sono riusciti a ricostruire la mano del cinquantaquattrenne destinata a recuperare tutte le proprie funzionalità.
La carenza d’organico
L’ultimo delicato intervento eseguito all’ospedale Maresca rilancia la questione relativa alle gravi carenze d’organico di un reparto – diretto dalla facente funzioni Rosaria Salvati – diventato un punto di riferimento per la traumatologia non solo per il territorio di Napoli, ma per l’intera provincia sud del capoluogo. Un ruolo di primo piano, ma con numeri – in termini di personale – decisamente sotto la media prevista dal sistema sanitario nazionale. A fronte di 10 posti letto, infatti, sono solo tre i professionisti che si alternano all’interno del reparto con inevitabili turni massacranti per gli ortopedici. Un allarme lanciato in diverse occasione, ma – fino a oggi – rimasto lettera morta.
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