Torre del Greco, calvario Urbanistica: pochi tecnici, pratiche ferme da 2 anni
Torre del Greco. Ufficio urbanistica ridotto all’osso: fino a 5 anni per una pratica. E’ l’ultimo grido d’allarme lanciato da palazzo Baronale, dove la cronica carenza di personale rischia di paralizzare il settore edile, storicamente trainante per l’economia cittadina. A puntare l’indice contro la «scarsa attenzione» rivolta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella alle difficoltà registrate al secondo piano del complesso La Salle – quartier generale dell’ufficio urbanistica – è l’esponente d’opposizione Luigi Mele, pronto a chiedere e a ottenere la convocazione dell’assessore-fantasma Francesco Leone all’interno della competente commissione consiliare per fare piena luce sulla vicenda.
Solo 10 tecnici
A oggi l’ufficio urbanistica (provvisoriamente) guidato dall’architetto Antonio Sarnello può contare solo su 9 tecnici, in buona parte chiamati a occuparsi di abusivismo e dissesti statici. Il risultato è uno stallo assoluto per le pratiche urbanistiche, messe a prendere la polvere in qualche cassetto del Comune. «L’emergenza è diventata insostenibile – l’affondo di Luigi Mele, in passato delegato proprio all’urbanistica della giunta targata Ciro Borriello – anche perché l’attenzione della maggioranza è tutta focalizzata sui lavori pubblici e sui progetti previsti dal Pnrr: sono certamente temi importanti per lo sviluppo della nostra città, ma non si può bloccare l’indotto legato al settore edile. Un indotto, peraltro, già fortemente penalizzato prima dal crac della Deiulemar compagnia di navigazione e poi dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19». La mazzata finale è stata la carenza di personale in Comune: «In attesa della conclusione dei concorsi e dell’assunzione di due nuovi tecnici, un numero peraltro irrisorio rispetto alle criticità dell’ufficio urbanistica, bisogna individuare una soluzione per snellire i tempi di attesa – l’affondo di Luigi Mele – Oggi, un tecnico comunale riesce a sbrigare 7/8 pratiche al mese: ci sono istanze ferme già da due anni e, conti alla mano, saranno necessari altri due anni per l’approvazione. Solo a titolo di esempio, ci sono cittadini che non si possono sposare perché non hanno ancora la documentazione necessaria per ristrutturare le proprie case: siamo all’assurdo».
Attesa per la dirigente
D’altronde, perfino la nuova dirigente – nominata a dicembre – risulta in stand-by dopo un imbarazzante «balletto» per il nulla osta con il Comune di Torre Annunziata. Lo sbarco a palazzo Baronale dell’architetto Maria Gabriella Camera – 64 anni, già a capo dei lavori pubblici a Scafati e ora a Torre Annunziata – è atteso per inizio marzo, praticamente tra un mese: «Non immagino quale contributo potrà apportare al nostro Comune. Il sindaco ha nominato un altro funzionario a fine carriera – l’attacco frontale di Luigi Mele -. La favola dei giovani raccontata in campagna elettorale si è rivelata una grande bugia, palazzo Baronale è diventato un punto di ritrovo per pensionati proprio nel momento in cui servivano freschezza e idee per uscire dalla crisi legata alla mancanza di personale». Proposte che l’ex delegato all’ambiente dell’amministrazione comunale di Giovanni Palomba è intenzionato a suggerire a Francesco Leone durante la prossima riunione della prima commissione consiliare: «Si potrebbero ipotizzare incentivi o straordinari per i dipendenti comunali dell’ufficio urbanistica – conclude Luigi Mele – e legare i riconoscimenti economici alla produttività: solo così si può provare a tamponare le carenze di organico e, al tempo stesso, evitare di ingessare un settore-chiave dell’economia cittadina».
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