L'incontro nella sede del Pd
«Da troppo tempo la città è sospesa da un presente eterno, a metà strada tra un passato glorioso e un futuro che non riusciamo a vedere». A dirlo è stato Nicola Corrado, ex vicensindaco di Castellammare e membro della direzione nazionale del Partito Democratico. Lunedì pomeriggio, all’interno della sezione gremita del Pd stabiese, l’esponente dem ha presentato il suo libro: “Non sceglierò Barabba, la nostra caduta e il nostro riscatto”. «Un libro che scorre velocemente», come ha detto l’onorevole Marco Sarracino, e che racconta la storia di Castellammare, delle scelte che l’hanno portata alla situazione attuale, con uno sguardo alle prossime amministrative. «Barabba sono le persone che in questi anni sono saliti sullo scooter sparando, i clan della nostra città che non sono un’entità metafisica, ma persone conosciute in carne e ossa. Li vedi e vedi molti cittadini che li salutano, gli offrono anche il caffè. Sono i tanti imprenditori, notai, e politici che hanno chiesto favori, consensi e voti, costruendo carriere – ha detto Corrado – Ho sentito l’esigenza di riflettere su quanto accaduto e ho provato a definire la traiettoria della caduta, delle occasioni perdute, degli errori commessi, non con un ragionamento di parte». «Potevo scegliere altri luoghi, altre sedi meno schierate – ha continuato Corrado – Ma qui troviamo una parte della risposta della caduta che stiamo vivendo e una parte dell’inizio del riscatto che la città può avere. Ho in mente due istantanee. La prima stampata con l’inchiostro della nostalgia e mi riporta ai miei 16 anni, in questa sede che era viva con tanti giovani, tanta partecipazione. L’altra istantanea va scattata sempre qui, con inchiostro più recente, in una domenica in cui 3mila persone erano in fila per la tessera PD. Poteva sembrare una bella cosa ma non lo era, era l’emblema di quelle lotte di tessere di partiti e ci parla di orrende pagine di partecipazione democratica». La presentazione del libro di Corrado è stato per il mondo del centrosinistra stabiese anche un momento di confronto. In sala erano presenti Antonio Pannullo, Salvatore Vozza, Luigi Vicinanza, Tonino Scala, Elena Marini, Andrea Di Martino e, il presidente dei dem stabiesi, Roberto Elefante. Tra questi nomi, stando ai numerosi rumors, ci sono anche quelli che potrebbero guidare la coalizione di centrosinistra alle prossime amministrative. «Per recuperare un confronto con la città dobbiamo ammettere gli errori – ha detto Corrado – Costruiamo il futuro partendo dai fallimenti. Dalle Terme, creando un’intesa con Regione e Università per la salvaguardia delle sorgenti, da Fincantieri dove ci sono duecento milioni da investire, dal centro antico, nostra ex roccaforte, e da Marina di Stabia, un’opera incompiuta che avrebbe dovuto rilanciare tutta l’area». Durante la presentazione sono intervenuti anche Laura Della Monica, la segretaria dei Gd stabiesi Marcella Somma, Berardo Impegno e Sandro Ruotolo, membro della segreteria nazionale dem e già senatore della repubblica: «Annarita Patriarca è la destra da sconfiggere, costruiamo un campo democratico ricreando una connessione sentimentale con l’elettorato», ha detto Ruotolo. «A Napoli vincemmo il primo turno alle amministrative creando un campo da Pd a Italia Viva con un lavoro di due anni – ha detto Marco Sarracino – La strada che sta compiendo la direzione locale del Pd è quella giusta. È un lavoro complicato perché tenta di unire partiti che a livello nazionale non si parlano. Per il nome del candidato sindaco è presto, ora diamo priorità ai programmi».