Promozione a dirigente superiore per il capo della Squadra Mobile di Napoli Alfredo Fabbrocini che così si avvia a ricoprire il ruolo di questore. All’ombra del Vesuvio è approdato nell’aprile del 2020, dopo avere coordinato le attività della Squadra Mobile di Foggia prima e del Servizio Centrale Operativo poi dove ha messo a segno una lunga serie di arresti eccellenti. Ma Fabbrocini ha ricoperto un ruolo di primo piano nella Polizia di Stato, quasi sempre nella veste di capo della Squadra Mobile anche a Bari, Palermo, Cagliari, Reggio Calabria e Parma. E a Napoli, città dov’è nato, ha mantenuto fede alle aspettative, soprattutto nella lotta alla criminalità organizzata e alla violenza di genere. Con l’apporto suo e dei suoi uomini ha assicurato alla giustizia il narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale e il suo socio in affari Bruno Carbone; ha consentito il recupero di una preziosissima copia del Salvator Mundi altrimenti conosciuto come “il Cristo benedicente”. Di recente ha individuato e assicurato alla Giustizia anche il killer (e i suoi fiancheggiatori) di Francesco Pio Maimone, l’aspirante pizzaiolo assassinato “per sbaglio” sul lungomare della città, al culmine di una lite scoppiata per un pestone su un paio di scarpe firmate. Nel giro di poche ore è riuscito anche a individuare il responsabile dell’omicidio del giovane musicista Giovanni Battista Cutolo, assassinato nella centralissima piazza Municipio solo per uno scooter parcheggiato male. Al suo attivo, infine, anche uno dei sequestri di armi più cospicui.
CRONACA
28 gennaio 2024
Il capo della Mobile Fabbrocini diventa dirigente superiore