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Risanamento ambientale del torrente Vernotico nell’ambito del completamento della rete fognaria cittadina. E’ un intervento di importanza strategica, quello previsto nell’ambito del programma “Energie per il Sarno” riguardante il territorio di Gragnano, e che vedrà un altro importante obiettivo nella battaglia complessiva di risanamento del fiume più inquinato d’Europa. Grazie alla realizzazione di un «ponte-tubo» tra le due sponde del torrente nella zona di via ponte Trivione, infatti, verranno eliminati ben 18 scarichi che attualmente finiscono direttamente nel torrente. «Un intervento strutturale di straordinario impatto per il risanamento e lo sviluppo dei nostri territori – sottolinea il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria – L’opera di completamento della rete fognaria nel Comune di Gragnano, nell’ambito del programma “Energie per il Sarno”, è il frutto di una sinergia che vede impegnati in prima linea la nostra amministrazione comunale, Regione Campania, Eic e Gori per dare impulso ad un percorso che ha già prodotto risultati importantissimi per i nostri cittadini e per la tutela ambientale. Vale a dire la realizzazione di 8,5 chilometri di reti fognarie; l’eliminazione di 20 scarichi di acque reflue dal torrente Vernotico; 5.000 abitanti in più serviti dalla rete fognaria; 18.000 abitanti in più serviti dalla depurazione». Poi il primo cittadino spiega nel dettaglio l’importanza del prossimo intervento: «Con la realizzazione del “ponte tubo” – sottolinea D’Auria – ci sarà l’eliminazione definitiva di 18 scarichi nel Vernotico a monte del ponte, il collegamento a depurazione di 17.000 abitanti alla rete fognaria di Gragnano centro, una nuova rete fognaria per 4.000 abitanti. Insieme, andiamo avanti per il rilancio dei nostri territori». Come detto, anche questo intervento rientra nel programma generale denominato “Energie per il Sarno”, finanziato dalla Regione Campania e condotto in sinergia con Gori ed Ente Idrico Campano con un obiettivo ben preciso: eliminare le cause dell’inquinamento del corso d’acqua che rappresenta da decenni una vera e propria emergenza ambientale per il territorio che attraversa. Eliminando i 113 scarichi fognari non depurati dal Sarno e, più in generale, nei corpi idrici superficiali; completando gli schemi fognari dei comuni del bacino del Sarno e dotare oltre il 90% del territorio dei servizi fognari e depurativi; ottimizzando gli impianti di depurazione comprensoriali e avviare il processo di trasformazione degli impianti di trattamento in Fabbriche Verdi per migliorare la sostenibilità economica ed ambientale.