Calvario rifiuti a Torre del Greco, il «trucchetto» del mercato e il ritorno delle isole ecologiche
Torre del Greco. Saranno le isole ecologiche la «novità» del 2024 promossa dall’amministrazione comunale per migliorare il servizio di raccolta differenziata all’ombra del Vesuvio. L’annuncio è arrivato durante l’incontro convocato a palazzo Baronale dall’assessore all’ambiente Antonio Ramondo per presentare alla cittadinanza i risultati dei primi sei mesi di sperimentazione della raccolta mono-frazione: dati in chiaroscuro – la percentuale di raccolta differenziata, come anticipato a dicembre da Metropolis Quotidiano, si è attestata intorno al 35% – accolti tra mugugni e polemiche dai rappresentanti delle associazioni di volontariato seduti tra gli scranni dell’aula consiliare.
La difesa d’ufficio
La prima parte dell’incontro è stata dedicata alla «difesa d’ufficio» dell’assessore Antonio Ramondo, l’unico delegato della giunta targata Luigi Mennella a finire «dietro la lavagna» dopo i primi sei mesi. Il primo cittadino ha sottolineato come «abbiamo ereditato una situazione disastrosa, figlia di un capitolato d’appalto sicuramente non adeguato a una città come Torre del Greco». Di qui, le difficoltà incontrate fino a oggi per cominciare a invertire il trend negativo degli ultimi anni: «Non è il nostro piano industriale – le parole di Luigi Mennella – In campagna elettorale abbiamo sottolineato la necessità di puntare su una partecipata e in questi mesi abbiamo tracciato le basi per il futuro: oggi finalmente Torre del Greco è città capofila del Sad3 dell’Ato dei rifiuti, primo passo per centrare il nostro obiettivo». Al momento, invece, restano le criticità del «sistema Nu» ereditato dalla passata amministrazione comunale: «La colpa non è della politica – l’auto-assoluzione di Antonio Ramondo – Sono un esperto del settore, dirigente della Regione impegnato in un importante progetto ambientale a Carditello: qui sono solo, non ho neanche un computer e il personale del Comune è ridotto all’osso». Uno «scenario» già denunciato dall’ex sindaco Giovanni Palomba, ma evidentemente sconosciuto all’esponente del Pd «ripescato» in giunta a vent’anni dall’ultima esperienza come vicesindaco di Romeo Del Giudice.
I numeri
Una volta concluse le «arringhe» per blindare la poltrona messa in discussione da diversi alleati della maggioranza – evidentemente scontenti dei risultati ottenuti sul fronte NU – il primo dato su cui l’assessore all’ambiente si è voluto focalizzare è relativo alla percentuale di differenziata: «Quando ci siamo insediati – le parole di Antonio Ramondo – eravamo al 18%. Oggi registriamo un dato pari al 35%. Questo risultato è stato ottenuto senza ovviamente intervenire su quanto previsto dal contratto, ma solo apportando alcuni necessari correttivi». Ovvero, prevedere il recupero ad hoc degli scarti mercatali delle varie «piazzette» oggi smaltiti (a differenza del recente passato) sotto un apposito codice, con conseguenti benefici in termini di percentuale della differenziata. Perché, al netto del piano di raccolta mono-frazione, l’ordine dell’amministrazione comunale – come ammesso dallo stesso assessore all’ambiente davanti alle contestazioni mosse da alcuni cittadini – è «raccogliere tutto e raccogliere sempre» per «mantenere la città pulita». Con buona pace degli sforzi di chi osserva scrupolosamente il calendario varato a ottobre.
I controlli
L’attenzione si è poi concentrata sulla questione-controlli. «In questi mesi abbiamo rilevato continui boicottaggi, con ignoti che hanno perfino danneggiato l’auto adibita all’informazione con altoparlante – ha raccontato Antonio Ramondo – Più volte i volantini lasciati nei condomini sono stati strappati e perfino alcuni addetti sono stati minacciati. Si tratta di episodi tutti debitamente denunciati alle forze dell’ordine». Nei prossimi giorni, invece, dovrebbero scattare (finalmente) i controlli della polizia municipale: «Abbiamo già avviato una capillare campagna di sensibilizzazione affidata a due associazioni ambientaliste (dietro compenso di complessivi 16.000 euro per nove mesi, ndr) e stiamo valutando la possibilità di consentire ai volontari di sanzionare gli incivili – ha sottolineato il delegato alla Nu della giunta di palazzo Baronale -. A breve, poi, partiranno appositi servizi dei vigili urbani per contrastare il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti. In ogni caso, le prime “sentinelle” devono essere i cittadini: c’è bisogno della collaborazione di tutti per cambiare registro». Un appello sentito già decine di volte negli ultimi 5 anni e puntualmente caduto nel vuoto.
Le isole ecologiche
Nell’immediato, invece, previsto il ritorno alle isole ecologiche ribattezzate dall’esperto dei rifiuti come «eco-isole»: si tratta di contenitori con lettore ottico per individuare i codici fiscali degli intestatari della Tarsu, in cui sarà possibile conferire tutte le frazioni differenziate a tutte le ore e in tutti i giorni. La prima «eco-isola» sarà installata entro metà mese presso il complesso La Salle, poi toccherà a piazzare Ferrovia – a ridosso della stazione Fs – e a piazza Leopardi, all’estrema periferia sud. «Accerteremo il funzionamento del servizio – l’impegno di Antonio Ramondo – e poi valuteremo l’eventuale implementazione di nuove eco-isole». Insomma, tutto cambia per non cambiare nulla. Esattamente come il gattopardesco delegato alla Nu della giunta di palazzo Baronale.
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