La fotografia di Napoli non è molto diversa da quella degli anni scorsi. Qualcosa si muove nel verso del miglioramento, ma la strada è ancora lunga e tortuosa. Anche perhé, e questa è una piaga ch...
La fotografia di Napoli non è molto diversa da quella degli anni scorsi. Qualcosa si muove nel verso del miglioramento, ma la strada è ancora lunga e tortuosa. Anche perhé, e questa è una piaga che spaventa, la criminalità continua ad insinuarsi nei Palazzi. Già tre scioglimenti di consigli comunali ed un quarto Comune che è finito sotto la lente di ingrandimento con il serio rischio di commissariamento. Il prefetto Michele di Bari l’ha commentata nel corso della conferenza stampa che di fatto chiude un anno di lavoro del Palazzo di Governo, e lo fa alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine. La sintesi è questa: «Sono aumentati gli arresti e sono diminuiscono i reati, ma in provincia ci sono più furti, rapine ed è tornato prepotentemente il traffico di droga che alimenta le casse della criminalità organizzata.
Indice di delittuosità Si registra un decremento negli indici di delittuosità del 5,19% a Napoli città, dello 0,24 in provincia e del 2,41% nell’intera area metropolitana. In lieve aumento reati commessi dai minorenni, in calo l’usura per il crollo delle denunce. Trend in diminuzione in particolare a Napoli, ma c’è un forte aumento del traffico di droga con una impennata del 19%. Diminuiscono gli omicidi (da 15 a 14), quelli di camorra restano 4 come nel 2022, ma aumentano solo in provincia del 6% furti, rapine ed estorsioni. «Grazie all’attività di prevenzione, si registrano 561 arresti in più, segno che controllo e repressione siano stati più forti». Eppure il 2023 – ha precisato il prefetto – è stato anche l’anno della morte di Francesco Pio Maimone e Giogiò Cutolo alle cui famiglie «va forte la nostra vicinanza». Questi «devono essere episodi che siano da monito per i giovani: non si può morire così per futili motivi, è una grande sconfitta per tutta la comunità». La speranza è che non accadano più episodi del genere.
Gli ammonimenti Il Questore di Napoli Maurizio Agricola ha aggiunto i dati sugli ammonimenti emessi nel corso dell’anno: sono 94 per violenza domestica, 69 per stalking e 3 nei confronti di minori, con 441 daspo tra ultras e violenza urbana. Su disposizione del ministro Piantedosi, sono state eseguite tante operazioni ad alto impatto: nel 2023 sono stati 129 servizi con risultati importanti e 141 arresti, Sugli sgomberi e le occupazioni abusive degli immobili, la cabina di regia in Prefettura ha portato a 51 ordini di cui 15 già eseguiti. Sono 101 le interdittive antimafia emesse nel 2023. Sono state commissariate per infiltrazioni della camorra le amministrazioni di Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, San Giuseppe Vesuviano e Caivano, «ma non si esclude un ulteriore monitoraggio, con una istruttoria in corso per altro Comune».
Emergenza sociale Ma il tema sociale compare più volte: dal piano di sicurezza partecipata al protocollo con l’arcivescovo Mimmo Battaglia per Generazione futura che «ha l’obiettivo di diffondere cultura e contrastare la dispersione scolastica». Istituiti 10 tavoli di osservazione nelle Municipalità di Napoli, sono 848 i dispositivi di videosorveglianza presenti, con un incremento nella zona dei Baretti di Chiaia, a Scampia e a Forcella. Ma gli impianti sono già presenti anche in altri 34 Comuni dell’area metropolitana.
Capodanno sicuro Per il Capodanno, il prefetto Michele di Bari ha ribadito un appello alla responsabilità in particolare per i giovani. A Napoli, per la festa in piazza del Plebiscito è stato istituito un dispositivo di sicurezza imponente, con oltre 500 agenti in strada e trasporti attivi tutta la notte. «Ripeteremo i controlli ai varchi, in piazza al massimo ci saranno 20mila persone ed è importante l’ordinanza che vieta la vendita di bibite in bottiglie emessa dal Comune». Eseguiti diversi sequestri di botti illegali, in gran parte pericolosi e di fabbricazione artigianale, ritenuti «i più pericolosi».
Riqualificazioni Tema di grande attualità per il 2024 sarà la riqualificazione di Piazza Plebiscito, con una prima riunione prevista il 16 gennaio. E ancora i cancelli alla Galleria Umberto «luogo simbolo della città», il Piano di protezione civile per rischio vulcanico nei Campi Flegrei a cui seguirà anche quello sul bradisismo. Restando in tema di riqualificazione urbana, sarà centrale anche la questione della riqualificazione di Palazzo Fienga, a Torre Annunziata, ex roccaforte del clan Gionta già sgomberata da anni e murata per non permettere alla camorra di riappropriarsi dei suoi spazi storici. Proprio nei giorni scorsi c’è stato un summit in Prefettura per capire come procedere sul fronte della riqualificazione e della rifunzionalizzazione di quello che è tristemente noto come Rione Carceri. Sarà una sfida importante per la risurrezione della città che, come detto, vive per l’ennesima volta l’onta dello scioglimento.