Covid, torna l’allarme: impennata di contagi, incubo virus a Natale
Napoli. A Natale con l’incubo virus: alla vigilia delle festività di fine anno torna l’incubo Covid, con l’aumento di decessi e ricoveri in terapia intensiva. E puntuale scattano gli allarmi del ministero della salute e del governatore Vincenzo De Luca, pronto a invitare tutti i residenti in Campania – in primis, i medici e gli infermieri – a indossare la mascherina per scongiurare il rischio di un picco di contagi. Perché all’ombra del Vesuvio il virus è tornato a correre veloce – una media di 150 casi al giorno solo a Napoli, trend in salita in provincia – e minaccia di rovinare le feste a migliaia di famiglie.
L’ultimo report dell’Iss
A fare suonare l’ennesimo campanello d’allarme è stato l’ultimo report – relativo alla settimana tra il 7 e 13 dicembre – dell’istituto superiore della sanità. I numeri confermano un ulteriore aumento dei ricoveri per Covid negli ospedali e, al contempo, la crescita esponenziale dei casi di influenza stagionale. Un ‘mix’ che comincia a preoccupare, anche a fronte della scarsa adesione alla vaccinazione. E per questo, in vista delle feste natalizie quando maggiori saranno le occasioni di aggregazione, il ministro della salute Orazio Schillaci ha rinnovato l’invito a immunizzarsi, in particolare nel caso di anziani e fragili. Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Iss sono in lieve calo i nuovi casi positivi (pari a 56.404, -3,8% rispetto alla settimana precedente quando erano 58.637), ma aumentano i decessi (316, +1%) e anche i ricoveri. Il tasso di occupazione in area medica relativo al 13 dicembre è infatti pari all’11,9% (7.426 ricoverati) rispetto al 10, 7% del 6 dicembre ed il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 2,7% (240 ricoverati) rispetto al 2,5% (219 ricoverati) del 6 dicembre. I casi stimati di sindrome simil-influenzale in Italia nell’ultima settimana sono, invece, circa 653.000 (contro i 630mila della settimana precedente), per un totale di circa 3.628.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. In aumento, invece, i casi di influenza vera e propria. Secondo gli esperti la crescita di contagi da Covid “continuerà per almeno tre settimane e ai primi di gennaio avremo probabilmente il picco con 400-500 morti alla settimana”, spiega il virologo Fabrizio Pregliasco, secondo cui “da parte del governo è mancata finora un’adeguata comunicazione istituzionale rispetto alla necessaria raccomandazione a vaccinare e proteggere fragili e anziani”.
L’appello di De Luca
Non meno preoccupante la situazione in Campania, in particolare a Napoli – 150 nuovi contagi al giorno – e provincia. Numeri capaci di convincere il governatore Vincenzo De Luca a fare «un richiamo forte a essere prudenti» e a fare «come faccio io: mettete la mascherina». Al momento, specifica il presidente della Regione Campania, «non abbiamo oggi situazioni preoccupanti in terapia intensiva, ma registriamo un numero molto elevato di medici e infermieri malati di Covid. E’ chiaro che se perdiamo un altro 10-15% di personale sanitario diventa complicato gestire i reparti. Se non altro da questo punto di vista bisogna stare più attenti, quindi in modo particolare quando si va in un ospedale è obbligatorio l’uso della mascherina». E con l’arrivo delle feste la situazione potrebbe sfuggire al controllo: «Con la gente che viaggia va a trovare i parenti, le feste e i festini – prosegue Vincenzo De Luca – è inevitabile che ci sia un aumento del contagio. Allora, cerchiamo di essere prudenti: non c’è da drammatizzare, però dobbiamo sapere che per ragioni statistiche, durante il periodo delle feste aumentano i contagi». Un rischio messo in preventivo dagli esperti: «La Regione Campania non ha mai abbassato la guardia sul Covid – le parole di Ciro Verdolina, direttore generale Asl Napoli 1 Centro – abbiamo sempre detto che il Covid è ancora presente tra noi. I dati degli ultimi periodi che si sommano anche all’epidemia influenzale, ci stanno incominciando a far vedere un numero che ormai supera i 150 al giorno sulla città di Napoli, abbiamo messo uno zero vicino quindi abbiamo fatto uno scatto avanti come ordine di grandezza, dai 250 positivi al Covid che avevamo contemporaneamente sulla città di Napoli oggi siamo passati a 1200. Quindi stiamo attenti, non siamo preoccupati perché vediamo ancora che i ricoveri ospedalieri restano al di sotto delle 10 unità al giorno, quindi questo è molto importante, ma invitiamo sempre la popolazione a non dimenticare quello che il Covid ci ha insegnato, cioè l’azione non farmacologica. Magari anche le mascherine di nuovo nei luoghi affollati, il lavaggio delle mani, il distanziamento fisico quando è possibile e soprattutto quando ci sono persone che magari hanno dei sintomi simil influenzali di fare un tampone per capire se si è positivi al Covid».
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