La vita quotidiana della popolazione comune, composta da schiavi, liberti, artigiani e lavoratori di varia categoria, è in primo piano nella mostra “L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio” inaugurata oggi alla Palestra grande degli scavi. Attraverso sette sezioni, circa trecento reperti e tre installazioni multimediali, il percorso espositivo consente di seguire idealmente il corso dell’esistenza di coloro che appartenevano a questa popolazione, dalla nascita fino alla morte indagandone le attività quotidiane, l’alimentazione, i rapporti personali, i costumi e gli svaghi, ma anche il rapporto con la fede religiosa e l’aldilà. “L’altra Pompei”, è stato spiegato, rappresenta quell’80% della popolazione meno abbiente che abitava la città. Il racconto delle vite comuni di questa maggioranza vuole “restituire loro memoria e dignità storica” ed integrare libri storici e guide che non sempre vanno oltre le ricche dimore dai raffinati arredi. La maggior parte di questa popolazione abitava invece in case formate da pochi ambienti e proprio questa miriade di spazi anonimi e di persone sconosciute costituisce il tessuto urbano e sociale dell’antica Pompei che la mostra vuole esplorare. Lo fa attraverso un itinerario in cui si possono ammirare le ricostruzioni quasi complete di alcuni di questi spazi abitativi, che rivelano straordinari contesti quotidiani: come la stanza degli schiavi rinvenuta nella villa suburbana di Civita Giuliana, tuttora in corso di scavo, dove è stato possibile effettuare il calco dell’arredo completo, compreso uno dei giacigli, una semplice brandina con rete di cordini. “La mostra racconta una bellezza diversa da quella abituale, classica e marmorea, e propone invece l’estetica della vita quotidiana, degli oggetti e delle immagini che circondavano la gente comune e che abbiamo cercato di valorizzare con un allestimento molto originale, a cura dell’architetto Vincenzo De Luce”, sottolinea il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel. Attraverso una sezione dell’app My Pompeii sarà possibile tirare a sorte l’identità di un antico abitante pompeiano, con il quale identificarsi e seguire il percorso di vita nelle varie case del sito archeologico.
CRONACA
15 dicembre 2023
Inaugurata la mostra “L’altra Pompei”: così vivevano artigiani, schiavi e lavoratori