Torre del Greco. Due mesi dopo la scoperta del furto, è tornato sulla base in pietra lavica, all’interno del parcheggio di via Alcide De Gasperi, il bassorilievo in bronzo raffigurante il vicecommissario aggiunto di pubblica sicurezza e medaglia d’oro al merito civile Giovanni Palatucci.
Una cerimonia sobria quella per la ricollocazione dell’effige, alla presenza delle autorità cittadine, dei rappresentanti del commissariato di polizia di via Sedivola, degli agenti di polizia municipale e dei familiari di Vincenzo Borriello “Giggiano”, il compianto artista che ha realizzato l’opera, salutata con piacere dal sindaco Luigi Mennella: “Si tratta di una giornata importante – ha detto il primo cittadino – nella quale ricordiamo un eroe come Palatucci, che da reggente della Questura di Fiume fu arrestato dai tedeschi e rinchiuso nel campo di concentramento di Dachau, dove morì. Un esempio per tutti noi, come esempio sono gli agenti del nostro commissariato e il primo dirigente Antonio Cristiano, al quale auguriamo un futuro radioso visto che lascia gli uffici di Torre del Greco per assumere un nuovo prestigioso incarico, che non hanno lesinato sforzi per ritrovare l’opera trafugata”.
Per l’occasione l’area dove si trova la struttura in pietra lavica è stata ristrutturata, allargata ed abbellita, con l’interdizione di un’ampia area alla sosta delle auto. Il bassorilievo, prima di essere posizionato nuovamente sulla base originale, è stato ristrutturato personalmente dalla famiglia dell’artista Vincenzo Borriello “Giggiano”, rappresentata nell’occasione dalla vedova, Michela Gaglione, e dai figli.
Particolarmente felice anche il dirigente uscente del locale commissariato di polizia: “Torre del Greco mi ha portato fortuna – le parole di Cristiano – Questa occasione è propizia per ringraziare tutto il personale in forza al commissariato: posso dire che per me è stato troppo facile portare avanti in questi due anni l’incarico affidatomi, in quanto sono stato seguito da tanti uomini e donne estremamente professionali. Ricordare poi Giovanni Palatucci ci inorgoglisce, lui che è stato un grande in un’epoca sicuramente difficile. Quando abbiamo saputo del furto, ci siamo attivati immediatamente, diciamo alla ‘vecchia maniera’. Ritrovare l’effige è stato importante per tutta la città. Il sindaco ci teneva tantissimo, tanto che si era subito attivato per farne realizzare perfino una nuova. Alla fine siamo contenti di come è andata a finire”.