“Le scuole della Campania coinvolte in Agenda Sud sono davvero tante. Proprio ieri abbiamo firmato questo avviso, che è sostanzialmente un invito alle scuole del Mezzogiorno d’Italia a partecipar...
“Le scuole della Campania coinvolte in Agenda Sud sono davvero tante. Proprio ieri abbiamo firmato questo avviso, che è sostanzialmente un invito alle scuole del Mezzogiorno d’Italia a partecipare alla distribuzione delle risorse. E solo con questo programma abbiamo 265 milioni di euro che verranno distribuiti, ma complessivamente sono più di 320 milioni”. Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in visita alla Apple Developer Academy Campus di San Giovanni a Teduccio a Napoli. Una visita importante sia per discutere delle polemiche con la Regione Campania sul dimensionamento, sia per tornare sulle vicende legate alla violenza sulle donne che hanno chiamato in causa il ruolo della scuola e delle famiglie. “E’ la prima volta che si fa un ragionamento strategico per venire in soccorso di quelle scuole che hanno maggiori difficoltà. Sul Mezzogiorno sono 245 scuole medie e superiori cui vanno aggiunte 2mila scuole primarie. E’ un intervento molto interessante” ha detto Valditara. Il ministro ha anche risposto alle accuse della Regione. “Non ci sono progetti di un’autonomia che vuole spaccare l’Italia. C’è invece un progetto del nostro ministero che vuole riunire l’Italia: quello di Agenda Sud” ribadendo poi che “ritengo che sia moralmente ed eticamente inaccettabile che l’Italia sia spaccata in due. Purtroppo lo testimoniano tutti gli indicatori internazionali e noi abbiamo il dovere di intervenire soprattutto su quelle scuole e su quei territori dove c’è maggiore dispersione”. Tante le novità per il Mezzogiorno: “Stiamo lavorando per dare vita a dei Campus e uno di questi sarà a Napoli. E lo sarà in attuazione della riforma dell’istruzione tecnico-professionale che adesso è stata assegnata al Senato e che dovrebbe essere incardinata nei prossimi giorni” ha detto Valditara. “E’ un momento molto importante perché il Campus vuol dire mettere insieme l’istruzione tecnico – professionale statale, la formazione professionale regionale, gli Its (Istituti tecnici superiori) e ovviamente il mondo dell’impresa che è fondamentale per far decollare l’istruzione tecnico – professionale e la formazione professionale, per renderle sempre più coerenti con le necessità del mondo produttivo e quindi per dare opportunità formative e lavorative sempre più importanti ai nostri giovani” le parole di Valditara. Il ministro ha parlato anche della vicenda di Giulia e del ruolo della scuola: “Anche in giornate brutte, tragicamente segnate da fatti terribili di cronaca, voglio dire abbiate fiducia – e abbiamo fiducia – nei nostri giovani perche’ non sono, nella stragrande maggioranza, il bullo e il violento”. Ed ha aggiunto: “Ci sono ragazzi meravigliosi che hanno la luce e il sorriso sul volto e ne incontro tanti nelle nostre scuole. E’ da loro che dobbiamo partire, sapendo che abbiamo questo dovere forte di sottolineare la cultura del rispetto”, conclude. Nella società di oggi “bisogna partire dall’educazione al rispetto. La scuola del rispetto, deve sapere unire i nostri giovani, unirli nel segno del sorriso e dell’amicizia”. Perchè partendo qui si potrà avere “una società che rispetta la donna, che rispetta i ‘no’, che sa che non si puo’ pretendere ci che non si può ottenere” le parole del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara parlando agli alunni dell’istituto comprensivo 46 ‘Scialoja Cortese’ di Napoli che ha visitato. “La capacità di immedesimarsi nell’altro, nei dolori, nelle ansie, nelle preoccupazioni, nei sogni, la dobbiamo insegnare a partire dalla scuola – ha aggiunto Valditara -. Solo così potremo avere una società che rispetta la donna, che rispetta il ‘no’, che sa che non si può pretendere ciò che non si può ottenere. Questa è la bellezza della scuola, la scuola della comunità, del dialogo, dell’affettività, delle relazioni. Da qui nasce il mio progetto ‘Educare alle relazioni”. Ricordando anche una serie di progetti importanti. Mamme che studiano coi loro figli materie a loro ostiche per riuscire a seguire i figli anche a scuola. Accade nell’istituto comprensivo 46 ‘Scialoja Cortese’ di Napoli. “Ho visitato prima un’aula di informatica, e ho trovato delle mamme che studiavano per poter essere accanto ai loro figli, per poter seguire i loro figli anche a casa”, ha osservato il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara in visita alla struttura. “Pensate che bello, pensate che messaggio meraviglioso in questa idea dell’alleanza tra la famiglia e la scuola, in un momento dove si sentono tante notizie brutte di fratture, contrapposizioni. Beh, un momento di questo tipo è un momento straordinario”, ha sottolineato il ministro. Sul tema della violenza delle donne sono intervenuti anche gli studenti. “Non ci aspettiamo niente dal piano che domani sarà presentato, quel piano non risolve niente. Quando è stato chiesto il nostro parere, abbiamo risposto che serve una riflessione più ampia, un dibattito allargato”. È quanto spiegano a LaPresse dalla Rete degli Studenti medi, in vista della presentazione, in programma domani, del progetto Educare alle relazioni. “Crediamo che occorra aprire una riflessione diversa, generale – affermano – il testo che ci è stato sottoposto non contiene niente di quello che chiediamo, a cominciare da una reale educazione sessuale nelle scuole”.