Torre del Greco. E’ stato il promotore della «rivoluzione d’autunno» sul fronte dei rifiuti all’ombra del Vesuvio, con l’addio al sistema della doppia raccolta e l’introduzione del calendario per il recupero «mono-frazione» della spazzatura. Una soluzione individuata dall’assessore all’ambiente Antonio Ramondo come il metodo ideale per migliorare la percentuale di raccolta differenziata in città – dati regionali alla mano, Torre del Greco è il fanalino di coda della provincia di Napoli con un misero 26% – ma immediatamente finito al centro di polemiche e proteste.
Non solo da parte dei contribuenti – chiamati a ulteriori disagi senza benefici sotto il profilo economico legato alla Tari – ma anche da parte degli stessi operatori ecologici. Pronti, attraverso i sindacati di categoria, a chiedere un incontro in municipio – alla presenza del sindaco Luigi Mennella – per discutere delle criticità rilevate durante la fase di avvio del nuovo sistema Nu. Una richiesta inviata già lo scorso 31 ottobre, ma fino a oggi rimasta lettera morta. A sollevare la questione – durante l’ultima seduta del consiglio comunale – l’esponente di minoranza Luigi Mele, delegato all’ambiente durante la seconda parte del mandato di Giovanni Palomba.
«I risultati del nuovo corso dei rifiuti sono sotto gli occhi di tutti – la premessa del consigliere comunale d’opposizione – In sede di presentazione del piano, l’assessore garantì che ne avremmo viste delle belle: fino a oggi, abbiamo visto solo disagi e caos, come evidenziato dagli stessi netturbini. Come mai l’amministrazione comunale non ha incontrato gli operatori ecologici per capire le criticità del sistema? Almeno, l’assessore e il sindaco possono confermare di avere ricevuto la nota dei sindacati?».
Interrogativi caduti nel vuoto, perché l’assessore Antonio Ramondo – interpellato dal capo dell’assise Gaetano Frulio – ha scelto di non rispondere in consiglio comunale alle (legittime) perplessità del suo predecessore. Una scelta insolita per l’esponente più «mediatico» della giunta di palazzo Baronale – già protagonista di diverse interviste-spot – capace di scatenare ulteriori malumori sulla gestione del settore Nu.
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