Castellammare. Sono state nuovamente rimosse le transenne apposte alla mescita pubblica dell’acqua della madonna situata all’altezza del porto di Castellammare. Un gesto che ormai ha una cadenza abitudinaria frutto sia di un senso di inciviltà diffuso in una parte dei residenti del quartiere, ma anche dalla paura di non poter più usufruire di uno dei doni che la natura ha fatto alla cittadina stabiese. Poche settimane fa, quando le transenne furono rimosse la prima volta, il comune ristabilì e ricordò il divieto di accesso alle fonti per la non potabilità delle acque. Un imposizione nuovamente violata oggi. Sta di fatto che la chiusura delle mescite pubbliche fu imposta dall’Asl Napoli 3 sud. Un atto dovuto a cui il comune non ha potuto opporsi perché i rilievi effettuati dall’Arpac hanno sancito livelli superiori alle norme per il consumo di radon e nichel, un gas e un metallo potenzialmente dannosi per la salute umana. Resta da dire che la commissione prefettizia da mesi sta provando a sciogliere la matassa assumendo nel mese di febbraio un chimico di fiducia, Maurizio Galasso, per elaborare un piano per rendere nuovamente fruibili le mescite. Alla conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Farnese lo scorso 31 agosto il tecnico presentò il suo elaborato: la creazione di un impianto dal costo stimato di 40 mila euro per rimuovere sia il gas che il metallo dalle acque: “la normativa attualmente in vigore non ci consente di operare a monte ma a valle, dove possiamo programmare interventi che consentano il raggiungimento della potabilità.”- spiegò Galasso-“ l’acqua inizialmente sarà oggetto dell’air stripping. Dai prototipi che abbiamo realizzato si è constatato che l’acqua dovrà rimanere nelle vasche, dove verrà allontanato il radon, per circa due ore. Successivamente a valle introdurremo un sistema di filtrazione, visto che l’acqua con questo trattamento tende ad intorbidirsi. In un secondo momento verrà eliminato il nichel attraverso le resine a scambio ionico. In via precauzionale prevediamo anche una disinfezione a raggi ultra violenti, in modo da garantire l’assenza di batteri all’acqua in uscita.”
CRONACA
17 settembre 2023
Acqua della Madonna: mescita libera, rimosse ancora una volta le transenne