Spedizione punitiva a Torre del Greco: identificato il branco di Ercolano
Torre del Greco. Hanno un volto e un nome i protagonisti della «spedizione punitiva» partita da Ercolano per dare una lezione a una donna di 43 anni ritenuta l’amante della capo-branco della città degli Scavi. A una settimana dall’aggressione shock avvenuta in via Roma – la strada dello shopping all’ombra del Vesuvio, diventata teatro del regolamento di conti a sfondo passionale – entrano nel vivo le indagini condotte dai carabinieri della caserma Dante Iovino per fare piena luce sulla vicenda.
Le tre testimonianze
Fondamentale il contributo delle tre vittime del raid – la donna e le due figlie, rispettivamente di 22 anni e 17 anni – pronte a fornire ai militari dell’Arma guidati dal capitano Andrea Leacche l’identità dei principali componenti del commando composto da una quindicina di persone, arrivate a bordo di tre auto, capace di scatenare il terrore all’angolo tra via Roma e vicoletto Ascione. Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, le tre auto – partite da corso Resina, all’altezza di for ‘o ponte, storica roccaforte del clan Ascione-Papale – stavano pattugliando da diversi minuti le strade a ridosso dell’abitazione della donna e, durante uno dei giri di perlustrazione, il commando avrebbe individuato mamma e figlia lungo il marciapiede di via Roma. Per le tre donne non c’è stata possibilità di fuga: il branco arrivato da Ercolano si è precipitato fuori dalle vetture e si è scagliato contro le vittime. La 43enne e le figlie sono state raggiunte da una serie impressionante di colpi – successivamente sono state trasportate e medicate al pronto soccorso dell’ospedale Maresca, dove sono state dimesse con prognosi di 5 giorni – e, al primo tentativo di reazione, sono state scagliate in terra anche da alcuni uomini intervenuti «a sostegno» della capo-branco. Al termine della spedizione punitiva, il gruppo è rientrato a Ercolano. I carabinieri hanno interrogato le tre vittime, grazie a cui sarebbero stati identificati gli aggressori.
La denuncia del marito
Una parziale conferma dell’identità dei componenti del commando sarebbe arrivata dall’uomo «conteso» tra le due donne, pronto a denunciare ai militari dell’Arma (presunte) minacce dai familiare della moglie per mettere fine alla relazione con la quarantatreenne di Torre del Greco. I carabinieri hanno, inoltre, acquisito alcuni filmati della rissa – ripresa dagli smartphone di diversi abitanti della zona e poi diffusa attraverso i social – per incrociare le informazioni fornite dalle vittime e le indicazioni dei video per procedere alle denunce formali.
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