A poco meno di una settimana dal nuovo ribaltone nella giunta comunale, le polemiche attorno alla nomina di Domenico Auricchio non si placano. Il «premio» riconosciuto al berlusconiano da parte del sindaco Francesco Ranieri è da giorni tema centrale dello scontro a palazzo di città e al coro degli «indignati», dopo le parole fortissime del consigliere Antonio Mosca, s’aggiunge anche Francesco Nappo. Il giudizio dell’ex vicesindaco di Ranieri durante il primo mandato, passato durante il secondo mandato a sostenere la squadra «avversa» all’attuale primo cittadino, è severissimo. «Credo che questo passaggio in giunta confermi le grandi difficoltà che ha il sindaco Ranieri di tenere in piedi la maggioranza. – dice – Ma soprattutto credo che dovrebbe imbarazzare chi di quella squadra ne fa parte e in passato rilasciava dichiarazioni dicendo: “Mai con Auricchio”. Oggi sono gli stessi che siedono in giunta con lui». La mente va al 2015, alla prima affermazione dell’attuale sindaco con la coalizione del cambiamento: «Ricordo che Ranieri vinse le elezioni con questo slogan. E soprattutto dopo la vittoria la prima tappa del corteo fu proprio Boccia al Mauro, doveva essere il primo passo per il cambiamento che non c’è mai stato. L’assessore Gaetano Miranda firmava manifesti in cui affermava che non avrebbe mai potuto condividere nulla con Auricchio, oggi è il suo compagno di banco nell’esecutivo». Veleni per un rimpasto bis capace di «ravvivare» uno scontro che sembrava sopito. «Per anni hanno gettato fango su Auricchio, da tutti indicato come il peggiore dei mali. Ora si sono rimangiati la parola. Ma fa ancora più scalpore il silenzio in cui si sono chiusi. – commenta ancora Nappo – Parliamo di consiglieri e assessori che dovrebbero vergognarsi e rassegnare le dimissioni. Non hanno un briciolo di dignità politica», spiega ancora. «L’unica cosa a cui tengono è la poltrona, perché oggi si fa passare per un “uomo della provvidenza” quello che fino a ieri veniva definito “l’uomo del fallimento politico”, dicevano di Auricchio che aveva lasciato il Comune sul lastrico. Hanno tutti cambiato idea, avrebbero potuto mostrare un po’ di coerenza politica. Hanno dimostrato ancora una volta di essere bugiardi e affaristi».
CRONACA
27 giugno 2023
Terzigno, nuovi veleni dopo il rimpasto bis di Ranieri