Un doveroso omaggio ai veterani della professione ingegneristica: l’Ordine degli Ingegneri di Napoli, presieduto da Gennaro Annunziata, ha organizzato una cerimonia in cui un gruppo di colleghi è stato insignito del titolo di “Decano dell’Ordine”, nuovo riconoscimento attribuito a coloro che hanno raggiunto i 60 anni di iscrizione all’Albo.
La nuova categoria dei Decani si affianca a quella dei Senatori e del Senatori emeriti, con cui l’Ordine degli ingegneri di Napoli rende omaggio ai colleghi che hanno toccato il traguardo, rispettivamente, dei 45 e dei 50 anni dal conseguimento della laurea.
“Abbiamo deciso – spiega Annunziata – di istituire il titolo onorifico di decano dell’Ordine in un anno speciale, quello del centenario dell’Albo degli ingegneri le cui celebrazioni inizieranno a Roma proprio questo venerdì“.
Ai Decani è stata consegnata una targa ricordo.
All’appello dell’Ordine hanno risposto in tanti e molti di coloro che non sono potuti intervenire di persona, hanno voluto che comunque alla cerimonia partecipasse un loro rappresentante a ritirare la targa. Ad accogliere i Decani, oltre al presidente dell’Ordine, il consigliere segretario Ada Minieri e i consiglieri Giovanni Alfano, Stefano Iaquinta, Andrea Lizza, Eduardo Pace (uno degli ispiratori dell’iniziativa, come ha ricordato il presidente) e Alessandro Piantadosi.
Tra gli insigniti l’ex presidente del Calcio Napoli, Corrado Ferlaino e Gianfranco Manfredi, padre di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, anch’egli ingegnere.
Entra nei decani anche il cavaliere del lavoro Salvatore Paliotto, già presidente dell’Unione industriali di Napoli.
Alla cerimonia è intervenuto, in rappresentanza del sindaco, l’assessore Edoardo Cosenza, a sua volta ex presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli.
“Per me è oggi la seconda gioia nel giro di poche settimane – ha commentato Ferlaino – : prima vedere il Napoli del mio cuore conquistare il terzo scudetto, ora ricevere questo riconoscimento alla mia professione di ingegnere“.
Il presidente Annunziata ha commentato: “La partecipazione di tanti colleghi a questa serata e la loro scelta di rimanere iscritti all’Ordine anche se non esercitano più la professione è il segno di un senso di appartenenza di cui siamo loro grati”.
Alla premiazione ha fatto seguito un momento conviviale.