Ultra Marathon del #Vesuvio Si corre tra i sentieri del parco protetto
Partirà domani l’evento sportivo più atteso nell’hinterland vesuviano. Con partenza da Ottaviano, la Vesuvio Ultra Marathon, una gara di trail attraverso i suggestivi percorsi del Parco, fino a raggiungere la vetta del Vesuvio e i suoi Cognoli, si apre la giornata dello sport che diventa momento di accoglienza e promozione territoriale ma anche lo spunto per spingere le istituzioni cittadine a creare strutture in un territorio dove puntualmente l’assenza di impianti diventa spesso un limite. Una novità dell’edizione 2023 è l’allestimento, a partire dal giorno 26, del “Villaggio dell’atleta” presso il Castello Mediceo, in cui si creerà una sinergia fra sport e territorio, con stand espositivi di prodotti del territorio, materiale tecnico e integratori. A parlarci dell’evento, il dottor Giuseppe Miranda, specialista in cardiologia e tra gli ideatori e organizzatori della gara. «L’idea della Vesuvio Ultra Marathon- spiega – nasce alcuni anni fa da una passione che condivido con alcuni amici: la corsa in montagna, sport praticato soprattutto al Nord, dove il territorio montano lo consente. Ad un certo punto ci siamo detti: perché non portare il trail running anche al Sud, proprio nel Parco Nazionale del Vesuvio, bellezza naturalistica unica al mondo?». Una iniziativa che nel giro di pochi anni è cresciuta sempre di più. «Ci abbiamo creduto sin dall’inizio: – incalza il medico con le scarpette – sicuramente non ci aspettavamo un trend di crescita così forte. Basti pensare che alla I edizione hanno partecipato circa 70 atleti, mentre nell’ultima sono arrivati quasi a 700, di cui il 25% provenienti dall’estero. La partecipazione di atleti da altre regioni e dall’estero è un aspetto incoraggiante: vuol dire che stiamo lavorando bene». Eppure la manifestazione diventa anche un evento che favorisce anche il turismo come sottolinea Miranda «Assolutamente sì. In vista dell’edizione 2023, le strutture ricettive del territorio sono già sold out. Molti atleti si spostano in compagnia quindi, nel weekend 27-28 maggio, ci prepariamo ad accogliere un migliaio di turisti: l’ombelico della gara è il Parco Nazionale del Vesuvio ma intorno, nel giro di distanze brevi, vi è una miriade di attrazioni culturali». Un evento che ha coinvolto anche i comuni limitrofi sottolineando come la sinergia tra enti funziona «Qualche titubanza all’inizio, ma una reazione positiva nel corso delle edizioni successive. La nostra gara interessa 10 Comuni e,- dice – anno dopo anno, grazie anche al supporto di associazioni sportive del territorio e attraverso quelli che io chiamo agganci “passionali e motivazionali”, siamo riusciti a coinvolgere sempre più tutta l’area intorno al Parco». Unico neo quello «sui parcheggi: questo sicuramente è un elemento da migliorare». La Vesuvio Ultra Marathon si suddivide in 3 percorsi, quelli di 50 e 30 km sono i più impegnativi e per atleti con esperienza, mentre quello da 15 km è per gli appassionati. «Importante è il rispetto – spiega ancora Miranda – per la montagna, ambiente meraviglioso ma con indici di pericolosità se non ci si attiene alle regole. Occorre un’attrezzatura adeguata e che varia in base alle condizioni metereologiche. In questo sport così intenso il primo che arriva ha lo stesso valore dell’ultimo, anzi l’ultimo è il più applaudito. C’è senso di solidarietà, c’è forte fatica e resistenza. Il premio maggiore è arrivare». Miranda ricorda ancora le emozioni delle scorse edizioni come «Uno dei ricordi più belli risale alla I edizione e riguarda l’arrivo di due atleti, Franco Collé, vincitore del Tor des Géants, e Tadei Pivk. Nessuno dei due ha voluto sottrarre il podio all’altro e sono arrivati insieme al traguardo, abbracciati. Sono queste le cose che rimangono nel cuore». Uno sport peraltro al quale possono avvicinarsi tutti come sottolinea Miranda «È semplicissimo: si inizia step by step. Si può partire con la camminata attraverso i sentieri, per poi passare, quando il nostro corpo è pronto, ad una leggera corsa. Ovviamente, prima di approcciarsi a questo sport, è opportuno sottoporsi ad un controllo cardiologico.» Oggi è già arrivato e Miranda pensa già al futuro «Un passo importantissimo è stato l’inserimento della nostra gara all’interno del circuito UTMB. Progetti futuri? Sicuramente consolidare il gemellaggio con la Lavaredo Ultra Trail, gara regina italiana». @riproduzione riservata