Il presidente: «I presupposti c’erano tutti. Maiuri è un maestro di calcio» Sullo stadio: «Il sindaco Coppola si è attivato, ora troveremo un impianto»
Un’alchimia perfetta per un trionfo che riporta la compagine costiera tra i professionisti dopo 9 anni. Una cavalcata magica, quella del club guidato dal patron Giuseppe Cappiello, demiurgo di un successo che descrive appieno la qualità del percorso intrapreso da una società che non ha mai nascosto le sue ambizioni e che ora si gode i frutti del lavoro svolto in questi anni alla guida del Sorrento, tornato in serie C e pronto a sedersi nuovamente tra i grandi del calcio campano, conciliando calcio e turismo in un nuovo progetto di crescita e sviluppo in linea con la storica vocazione della penisola.
Presidente, eppure alla vigilia in pochi credevano nella vittoria del campionato. “Abbiamo bruciato le tappe, perché in effetti questo risultato non era nelle previsioni iniziali. Ma i presupposti per fare bene c’erano tutti. Già nella passata stagione abbiamo sfiorato i play off. E prima della pandemia eravamo a ridosso del Foggia e del Bitonto nel girone pugliese, storicamente un raggruppamento di ferro. Le basi per questa vittoria erano state gettate tempo fa: all’epoca c’erano già calciatori come Prisco, Cacace, La Monica e il nostro mister Maiuri, straordinario allenatore di questo fantastico gruppo. La nostra è la vittoria della programmazione, la vittoria di un progetto partito da lontano”.
Una squadra che tra l’altro ha vinto con tanti under tra i titolari. “Sorrento è una città che investe sui giovani. E noi non volevamo essere da meno. Per quasi tutto il campionato ne schieravamo 5 tra i titolari e in alcune gare anche 6 o 7. Penso, in particolare, ai due Todisco che hanno presidiato le corsie esterne e al nostro portiere Del Sorbo, indicato da tanti come il miglior estremo difensore della categoria. Il segreto di questa vittoria sta tutto nella forza del gruppo: lo spogliatoio è stato compatto e forte fin dal primo giorno e ha saputo trovare un equilibrio e un’alchimia perfetta, che si è rafforzata col passare delle settimane fino a portarci a questo straordinario risultato”.
Il merito è anche di un mister che ci ha sempre creduto. “Trovo che Maiuri sia un maestro di calcio e di lui apprezzo in particolare il metodo “socratico” con cui si rivolge ai suoi ragazzi. Sin dal primo giorno questa squadra ha incarnato i valori e l’identità di gioco dell’allenatore: pressing, intensità e un costante lavoro sugli aspetti tecnici e tattici, per migliorare in ogni singolo dettaglio e trovare sempre gli accorgimenti giusti. La vittoria col Catania, d’altra parte, non ha nulla a che fare con l’espressione “clamoroso al Cibali”, perché è stata semplicemente la naturale conseguenza di un lavoro “didascalico” compiuto dal mister, insieme a tutto lo staff e alla dirigenza, a cui vanno i miei più sentiti complimenti”.
In attesa della chiusura della Poule Scudetto, intanto, è già tempo di programmare il futuro. “Lo Scudetto è un trofeo a cui puntiamo, perché intanto siamo andati avanti nel girone e proviamo a giocarcela. Ma per la categoria superiore siamo già alacremente al lavoro su tutti i fronti: quello tecnico, quello sportivo, quello societario ed anche quello extrasportivo. Stiamo mettendo a punto tutti i tasselli per costruire un progetto importante, preservando la componente sorrentina. Confidiamo nel supporto di tutti, dalle istituzioni ai tifosi a chiunque voglia starci accanto, per dare sempre maggiore impulso al nostro percorso di crescita”.
Lo Stadio Italia intanto sarà oggetto a breve di lavori di restyling per adeguarlo al calcio professionistico. “Devo dire che ho trovato nel sindaco Massimo Coppola un eccellente supporto. Il primo cittadino si è attivato immediatamente per la vicenda dell’impianto sportivo e sta seguendo con straordinaria attenzione questo percorso. Ora c’è da sistemare tutta la parte burocratica ed è necessario trovare un luogo che ci possa temporaneamente, ma confidiamo di fare presto rientro “a casa” nel nostro stadio, che sarà un ulteriore punto di forza della vocazione turistica di Sorrento. In occasione della partita col Brindisi – così come durante tutta la stagione estiva e non solo – numerosi stranieri hanno acquistato i biglietti per venire allo stadio. E noi vogliamo valorizzare ulteriormente questo percorso virtuoso, rendendo la promozione in Lega Pro anche un’importante vetrina per proiettare Sorrento anche attraverso il calcio sui grandi palcoscenici nazionali ed internazionali”.
Mauro De Riso